Campo Rom senza acqua
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uesta mattina il Comune di Napoli ha portato una sessantina di bottiglie di acqua al campo “abusivo” di Gianturco, che si ritrova senza acqua.
Si chiude così una vicenda che negli ultimi giorni si era trasformano in uno psicodramma interno a Dema.
Al punto che dieci consiglieri su tredici del gruppo politico del sindaco avevano firmato la settimana scorsa una nota indirizzata al sindaco, al direttore generale Attilio Auricchio e al commissario dell’acquedotto Sergio D’Angelo: “Siamo la Napoli per l’Acqua bene Comune, città rifugio e di pace, non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità che dovrebbero vederci sempre dalle parte dei più deboli”.
Insomma i consiglieri chiedevano con urgenza di portare l’acqua al campo. Un’area che è stata occupata di recente dai rom dopo che erano stati sgomberati dall’ex mercato ortofrutticolo. Giovedì 16 novembre c’era stata una riunione tra i consiglieri Dema, i consiglieri di municipalità e l’assessore al Welfare Roberta Gaeta. Nel corso dell’incontro, come rivelato da Repubblica, Gaeta aveva riferito che il sindaco “sottolineava di essere attenti, per molto meno si sono avuti avvisi di garanzia”. Una preoccupazione dettata da un’occupazione del campo non autorizzata. Per i consiglieri di Dema che avevano sottoscritto la nota, la “questione legale” non poteva cancellare la necessità di fornire comunque l’acqua a “250 esseri umani”.
Così questa mattina sono state fatte recapitare al campo Rom 60 bottiglie di acqua minerale. Una risposta che in queste ore sta circolando tra associazioni vicine ai rom e operatori sociali. Aggiungendo già altro imbarazzo all’amministrazione.
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