Insegnante costretta alle cure mediche dopo una caduta
N
ell’Istituto comprensivo “Francesco Mastriani” in via Nuova Poggioreale, un’insegnante è finita in ospedale dopo essere stata colpita da un alunno della sua classe. La maestra, spinta con forza dal bambino di seconda elementare, ha sbattuto la testa contro un mobile e si è accasciata a terra dove è stata soccorsa dal personale dell’ambulanza.
La donna, un insegnante di 60 anni, che in seguito alla caduta è stata subito immobilizzata con una tavola spinale e un collare cervicale dall’equipe del 118, non si è persa d’animo e, benché dolorante, ha cercato di tranquillizzare tutti, a cominciare dal suo piccolo aggressore: “Si è trattato di un incidente che non ha nulla a che fare con la violenza. Non parlate di aggressione ci sono bambini più difficili che compiono questi gesti senza la volontà di far male”.
L’accaduto ha spaventato i compagni di classe del bambino e anche le famiglie, basti pensare che due genitori si sono recati dalla preside per avere spiegazioni e rassicurazioni al riguardo ma, effettivamente, la parola “violenza” in questa storia non c’entra.
Questa volta, insomma, il bullismo non c’entra perché la storia del bimbo di 7 anni che ha spintonato la docente è una storia di forte disagio culturale e socio-economico. L’alunno, infatti, è seguito da un insegnante di sostegno, per un numero limitato di ore, ed è stato preso in carico dal personale scolastico fin dalla prima elementare dove aveva cominciato a manifestare problemi comportamentali e relazionali, quelli che sono al centro dell’azione formativa dell’istituto che ha redatto un programma educativo individualizzato per lui.
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