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na partita estremamente difficile e completamente da dimenticare.Il Napoli di Calzona sbatte contro l’Atalanta.
Al Maradona finisce 3-0 per gli uomini di Gasperini.Una sconfitta che allontana sempre di più gli azzurri dal sogno Champions League.
Di seguito le parole di Calzona intervenuto nel post-partita della sfida ai microfoni di DAZN.
Calzona, quanto è mancato il Napoli e quanti meriti ci sono dell’Atalanta?
“Tutti e due.Ci sono tanti demeriti nostri.
Durante la partita a volte perdiamo di solidità e siamo fragili.Questo quando non siamo in possesso di palla lo paghi.
La squadra riesce a creare abbastanza: è la prima partita nella quale non facciamo gol da quando alleno.Siamo fragili.
Serve trovare solidità difensiva perché così non va bene”.
Che sguardo si dà ora alla classifica?
È chiaro che le possibilità si sono assottigliate.Dobbiamo guardare avanti e provare a vincere le partite migliorando.
La matematica non ci condanna ma le possibilità sono veramente minime”.
C’è qualcosa di cui non è soddisfatto?
“Non è un problema di linea difensiva, ma di squadra.Se arrivi tardi su una pressione e non la fai di squadra diventa difficile.
L’imput lo dà chi va in pressione.Lo abbiamo fatto bene a tratti nelle partite passate.
La fase difensiva non si può fare di fantasia: deve essere organizzata e in questo momento abbiamo fatto troppo poco”.
Come fa a esserci così tanta differenza rispetto a quello dello scorso anno?
“Sappiamo tutti le vicissitudini: 3 allenatori cambiati e sono arrivati giocatori nuovi che non hanno trovato un ambiente ideali.Qualcuno viene anche da campionati esteri: hanno avuto poco spazio e hanno inciso poco.
Questo può essere uno dei problemi: la differenza rispetto al 2023 è enorme, ma sono anche quelle annate che nascono in un certo modo e non possiamo farci più di tanto”.
Come mai Raspadori al posto di Kvara?E Simeone le è piaciuto?
“Raspadori si allena bene e mi dà delle garanzie.
Gli esterni sono questi.Non credo che chi sia entrato abbia fatto meglio.
Raspadori mi dà garanzie: vorrebbe accedere più centrale.Lui si sente tale: me l’ha detto.
Sono contento di Simeone che è entrato molto bene: quando cambiamo modulo diventiamo ancora più vulnerabili.Questa squadra non è pronta a cambiare”.