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Castellammare di Stabia

Napoli, aggressioni ai medici del 118: aumentano le richieste di trasferimenti

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Dottori pronti a cambiare mansione

Un incredibile boom di richieste di trasferimento si è registrato a Napoli e provincia con i medici, che operano sulle ambulanze del 118, che hanno chiesto il trasferimento ad altre mansioni. Il motivo? Le tante aggressioni subite durante gli interventi di lavoro.

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en dieci dottori sono transitati, nella giornata di ieri, dalla rete del 118 alla Continuità assistenziale nell’area dell’assistenza primaria (medici di famiglia e guardie mediche). I motivi dell’esodo, oltre alle solite carenze del settore (condizioni precarie, mancanza di uomini e mezzi, orari disagiati), si infittiscono con poche soddisfazioni professionali, tante responsabilità e il continuo fenomeno di aggressioni, insulti e umiliazioni da parte di un’utenza che vede nel personale medico l’istituzione sanitaria da contestare. La fuga riguarda tutte le province escluso Benevento e Caserta, le uniche dove in pianta organica sono tutti dipendenti. La premessa è che circa la metà dei camici bianchi impiegati nel 118 ha rapporti di lavoro a tempo definito. Medici con molta esperienza sulle spalle, entrati nelle file del 118 anche 15 anni fa grazie a un corso professionalizzante, senza altri titoli e per i quali la stabilizzazione resta un miraggio.


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