Notte da incubo per 115 fedeli campani
Venti ore in ostaggio nell’aeroporto di Dubrovnik in attesa del volo per Napoli: anziani, malati e bambini hanno dormito per terra, sono rimasti senza cibo e senza sapere cosa stesse accadendo. Notte da incubo per 115 fedeli campani, di ritorno da un pellegrinaggio a Medjugorje, che si sono trovati al centro di un contenzioso tra la società aeroportuale croata e quella aerea. Quest’ultima, l’Aviro Air, portoghese ma di bandiera rumena, morosa di circa 18mila euro, per cui la creditrice ha pensato bene di tenere bloccati in aeroporto i passeggeri fino all’arrivo del bonifico. Così, dalle 18 di martedì i pellegrini sono rimasti “in ostaggio” nella sala d’attesa fino alle 13 circa di ieri quando finalmente, hanno potuto volare verso Capodichino.
È
stato risolutivo l’intervento del sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, che ha dovuto sollecitare il ministero degli Affari Esteri Italiani per sbloccare la situazione. È grazie ai social che il primo cittadino ha appreso dei circa 40 cittadini porticesi che erano invischiati in quella spiacevole avventura (oltre a 30 napoletani e a 45 avellinesi) che fin da subito avevano postato video e immagini su Facebook e così si è attivato per risolvere il problema. I tre gruppi erano partiti per il viaggio spirituale il 20 luglio scorso, pagando circa 400 euro a testa all inclusive, e il ritorno era previsto per martedì: tuttavia, dato il fuori programma, sono arrivati a Napoli solo ieri dopo le 15. L’odissea è cominciata martedì alle 18 dopo il check-in.
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