Modello Riace, Salvini: “Via i migranti entro due mesi”
span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ripetersi non è mai piacevole, ripetere poi affermazioni altrui può esserlo ancora meno ma, come si suol dire: “quanno ce vò, ce vò” e, ancora una volta, Salvini, il ministro petrosino con indole mussoliniana e da marchese Del Grillo, pur senza averne nemmeno un grammo di stoffa, dà ancora una volta ragione alla famosa copertina di CUORE che recitava: “Dopo un giro di consultazioni, la nostra serena analisi. HANNO LA FACCIA COME IL CULO” e, per farlo, si è valso ancora una volta del “potere” che gli dà il ministero da lui retto, ministero e funzione che sta strumentalizzando per la sua non certo alta caratura politica che ogni giorno, a quanto appare, lo esalta sempre più inebriandolo per la nota sindrome di onnipotenza, intoccabilità e insicandibilità, che il potere può creare in soggetti fondamentalmente grezzi.
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Tutto questo mostra d’essere, sempre più, il ministro Salvini, e basta il suo nome a giustificare l’ultima bravata: la distruzione del modello Riace.
“Troppe irregolarità, sarà di esempio per altri” dice Salvini (e qui torna ad usare concetti dittatoriali – nella fattispecie di Mao Zedong: “Colpirne uno per educarne cento” – mostrando così anche di non sdegnare di passare da destra a sinistra secondo necessità) senza vergognarsi nemmeno di dire anche: “chi sbaglia paga” (ed è sottinteso che a sbagliare sono sempre e solo gli altri, ovvio!).
Eh, già. “Chi sbaglia paga” ma, chi è che sbaglia ed indubitabilmente ha sbagliato in passato?
Un Sindaco che NULLA ha “distratto” per se o un ministro accusato di “sequestro di persone” (guarda caso proprio per dei migranti) ed ancor prima chiamato a rendere conto dei soldi “distratti” dalla sua famiglia, la Lega in cui è cresciuto e che lo ha fatto crescere in virtù dei suoi mezzi (e quindi soldi)?
Questo lo stato delle cose ed è in questo contesto di “personalità” che il nostro ministro prezzemolino fa galoppare la sua indole di marchese Del Grillo perché lui è lui e gli altri non valgono un cazzo per cui, via all’iter per distruggere il modello Riace, e dice: “Via i migranti entro due mesi” e che il Sindaco dia conto delle spese sostenute, sollecitandolo anche “ad inviare la relativa documentazione secondo le modalità previste dal manuale di rendicontazione Sprar“ mentre lui, la Lega, di nulla deve o devono rispondere, ed il solo chiederlo, o accusare, è semplicemente un attacco derivante da malevolenza politica ed un atto di lesa maestà: la sua!
Sic!
Di reale e concreto, ad ora, c’è stato e resta:
- il fermo di persone su una nave per giorni e giorni;
- soldi scomparsi nel nulla dalla cassa della Lega;
- la “deportazione” ordinata nei confronti dei migranti di Riace – lì già inseriti e integrati – verso?????
Già! Verso? Boh! Qui cominciano le nebbie padane giallo verdi che fanno pandan con la nebbia diffusa nella calotta cranica di chi li ha votati in buona o incauta fede.
Dal canto suo, il sindaco di Riace ha dichiarato: “Vogliono soltanto distruggerci. Nei nostri confronti è in atto ormai un vero e proprio tiro incrociato. I nostri legali, comunque, stanno già predisponendo un ricorso al Tar contro la decisione del Viminale”.
E questo è!
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