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Castellammare di Stabia

Milik: “Sarò pronto entro un paio di settimane: per ora mi sta bene la panchina”

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Le sue parole

Arkadiusz Milik è tornato in Nazionale dopo l’infortunio al ginocchio. Ha rilasciato una lunga intervista a Przeglad Sportowy: Sto migliorando di settimana in settimana. Il lungo trauma è stato dimenticato. Io vivo di partite. Voglio passare tanti minuti in campo. Gli inizi sono stati difficili. Il ginocchio è sano. Avevo bisogno di tempo per tornare al meglio. E’ stato necessario allenarsi di più. Non sento la differenza con i miei compagni di squadra, ma io non gioco come prima dell’infortunio. Le cose si costruiscono lentamente, perché la riabilitazione è un processo lungo: prima la palestra, poi il potenziamento alle gambe. Per tutto il tempo ho lavorato molto su questo”.

La cicatrice sul ginocchio resterà per tutta la carriera…

E’ un segno, ma lavoro di più anche per quello”.

La potenza è tornata al cento per cento?

“Sono sicuro di essere pronto per giocare. Ma ci sono cose che richiedono tempo, la riabilitazione e il fisico sono state importanti. Devo ancora lavorare. Si tratta di piccoli dettagli. Ho solo bisogno di un paio di settimane. Tutto sarà come prima l’infortunio, ne sono sicuro”.

C’è chi dice che sei tornato troppo in fretta…

“Nessuno mi ha fatto rischiare la salute. Abbiamo letto un sacco di articoli. Sono stati scritti su di me un sacco di cose, ma a volte vale la pena chiedere alla fonte. Nessuno mi ha chiesto un parere. Voglio fugare ogni dubbio: non sono tornato troppo presto, è tutto ok! Mi sentivo bene, il medico ha dato il consenso. L’obiettivo era uno: tornare il più presto possibile. Volevo essere in buona salute e adeguatamente preparato per ulteriori lavori. Ho investito in me stesso e ci sono riuscito. Palestra in casa? E così è stato. Alla fine mi ha aiutato nella riabilitazione. Non ho sovraccaricato le ginocchia. Non ci sono stati problemi. Non un giorno che ho dovuto ridurre il carico. Zero complicazioni, mai ginocchia gonfie. Sono contento di essere sano e di poter tornare a giocare di nuovo a calcio”.

Tornare in panchina?

“Sono giovane, per questo sono impaziente. Sono a dispisizione dell’allenatore, ma so che è difficile per Sarri cambiare le cose che funzionano bene dopo gli ultimi mesi. Dries Mertens gioca alla grande nella mia posizione. Devo lavorare duro per ottenere sempre maggiori opportunità. Io gioco in una società seria, con grandi obiettivi. Sono passati solo cinque mesi dopo l’intervento chirurgico. La maggior parte dei giocatori ci mette più tempo. Accetto la situazione. Per ora”.

Un contatto con Adam Nawalka?

“Ho parlato con l’allenatore al telefono più volte. Si è molto interessato a me, mi ha sostenuto”.


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