Milik a 360 gradi sul suo futuro e sul Napoli
Parla Arek Milik dal ritiro della nazionale polacca. Il calciatore ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sportowefakty. Napoli, mercato, De Laurentiis: questi alcuni dei temi trattati dal calciatore, che rivela la sua verità. “Il mio destino era in bilico fino alle ultime ore del mercato. Si è parlato troppo di me e non sempre si è detta la verità. Per questo voglio fare chiarezza”, spiega il numero 99. “Il Napoli voleva rinnovare il io contratto e mi ha detto: firma o vieni ceduto. Ho deciso di andare altrove, di provare qualcosa di diverso. Il mio manager stava cercando una squadra. C’erano diversi interessi– ammette- ci sono stati colloqui. La pandemia ha complicato alcune cose”.
Milik sulle pretendenti
“Si parlava di Roma, Juve, Fiorentina, Atletico? Non voglio fare nomi, ma so che per un trasferimento ci vogliono diversi accordi. C’è stato il via libera da parte mia. Ma i club non andavano d’accordo. E sono rimasto a Napoli. Roma? Ho fatto le visite mediche e andava tutto bene. Il club fece anche un comunicato. Ma non voglio dire qual è stata la squadra a cui sono stato più vicino. Era in Italia? Sì”.
Sull’accusa di pensar solo al denaro, Milik risponde
“Fosse stato così, avrei già rinnovato. Ho ricevuto una buona proposta. Ma la vita di un atleta è breve e all’età di 26 anni volevo crescere ed essere un calciatore migliore. Questo è il momento giusto per una nuova sfida. Molte cose sono state fraintese”.
Il rapporto con il club azzurro
“Non c’è mai stata ostilità da parte mia verso il Napoli. Ho grande rispetto per la società e ho trascorso 4 anni meravigliosi. Ma ho deciso così, questa è la mia scelta. Ai giornalisti italiani piace aggiungere un po’ di dramma a questioni semplici. Da parte mia non c’è guerra. Spero che i tifosi dopo questa intervista capiscano che non ho mai mancato di rispetto alla società. Io volevo separarmi in armonia. Il club, però, non ha mai comunicato con le squadre in cui volevo andare. Questa non è stata una bella cosa per me”.
La relazione con De Laurentiis
“Abbiamo sempre avuto un buon rapporto, so come ragiona. Non credo sia stato influenzato dai media. Non so se cambierà qualcosa parlandoci. Vedremo come andrà a finire. Intanto fino all’ultimo giorno del mio contratto mi allenerò come si deve. Ho scoperto dai giornali il non essere in lista, ma mi aspettavo una scelta del genere. Però la mancanza di comunicazione non è del tutto professionale. Sono stato capocannoniere negli ultimi due anni e ho dato sempre il massimo. Il mio ristorante? La società detiene il 100% dei diritti d’immagine. Potrei esserne accusato, ma non è un problema che riguarda il mio addio. Sono questioni che si risolvono in poche ore”.
Sulle sue condizioni fisiche
“Gattuso mi tratta come uno dei tanti, non come un calciatore che deve andare via. Non mi ha fatto sentire che qualcosa è cambiato. Fisicamente sto bene”.
E sulle critiche
“Non è bello che la mia ragazza legga le offese nei miei e nostri confronti. Qualche tifoso si è anche avvicinato per chiedermi se stavo per andarmene. Non c’è odio, ma ripeto: molti leggono cose non vede e la gente ci crede”.
Il ricordo della Coppa Italia
“E’ stato un anno strano a causa della pandemia, ci sono stati momenti difficili come il cambio allenatore, ma abbiamo concluso la stagione nel migliore dei modi”.
Credit: TuttoNapoli per le dichiarazioni
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