span style="font-size: 24px">L’ottava edizione di Milano AutoClassica si è tenuta a Rho Fiera dal 23 al 25 novembre.
Milano AutoClassica – Salone dell’Auto Classica e Sportiva – è l’evento dedicato ai motori che richiama gli appassionati di tutta Italia.
La kermesse ha dato lustro ad una serie di auto classiche e sportive, costruite dagli anni ‘20 agli anni ‘90, con una importante presenza di modelli degli anni ’60 e ’70. L’evento ha sempre puntato a valorizzare la memoria storica dei più prestigiosi marchi automobilistici grazie all’esposizione dell’heritage dei modelli più rappresentativi affiancati ai modelli del nuovo secolo oggi a listino.
La convivenza tra passato, presente e futuro è stata ancora una volta motivo di grande curiosità per i visitatori, che sono fondamentalmente cultori dell’oggetto automobile e che sono accomunati dalla medesima passione. Tanti i concessionari, altamente qualificati e selezionati, sono stati presenti all’evento con tantissime auto d’epoca o youngtimer dove, forse non per tutti, è stato possibile individuare l’occasione perfetta.
In fiera i prezzi sono un po’ più alti rispetto alla compravendita tra privati o ai siti online, ma per i più Milano AutoClassica serve per cominciare una trattativa. La trattativa poi si conclude generalmente altrove. Non meno attrattivo buona parte del Padiglione 22, nel quale si è tenuta l’esposizione dedicata ai ricambisti, con oltre 180 aziende presenti.
Milano AutoClassica è stata ovviamente occasione per dar vita a molti seminari, conferenze e presentazioni di libri di settore. Lo stand di ACI Storico, in particolare, ha ospitato molte lodevoli iniziative.
Tantissimi e sempre più numerosi i club di appassionati di marchio o di modello. La massiccia presenza delle cosiddette “youngtimer”, ossia quelle auto che hanno appena iniziato il percorso per diventare storiche, è la speranza per questo mercato di avere un futuro anche e soprattutto grazie ai più giovani. Spesso, per mancanza di possibilità, sono rimasti esclusi da un giro di appassionati decisamente troppo adulti.
Certo è che, passeggiando tra gli stand, tra i tanti amici e le vecchie glorie che fanno da cornice, è un continuo rievocare ricordi o scambiarsi aneddoti su auto che oramai sempre meno spesso calcano le strade regolarmente. Colpa dei blocchi anti-inquinamento ma anche della crescente passione che preferisce sapere l’auto in box coperta da un telo piuttosto che vederla massacrata da un traffico con auto sempre più brutte, grosse e impersonali.
Per curiosità, è possibile visitare il sito dedicato.
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