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volta clamorosa nel rapporto tra Gigio Donnarumma ed il Milan. L’a.d. Dei rossoneri, Marco Fassone, ha infatti annunciato poco fa che il portiere stabiese, di concerto con il suo agente Mino Raiola, ha deciso di non prolungare il rapporto con il Milan.
Lo scossone è la conseguenza definitiva degli ultimi giorni tesi tra il Milan, voglioso di prolungare il contratto di Donnarumma che scade nel giugno 2018, e l’entourage del calciatore guidato da Raiola, da sempre attentissimo all’aspetto economico suo e dei suoi assistiti. È la vittoria di Mino Raiola, il procuratore delle super cessioni, l’agente di Ibrahimovic, Pogba e Balotelli.
Così Donnarumma ha deciso di rinunciare ai quattro milioni abbondanti annui offerti dal Milan e, soprattutto, alla possibilità di diventare una bandiera della squadra in cui è cresciuto. La bandiera, prima ancora ci iniziare a sventolare, è stata ammainata. Questo il triste epilogo dell’incontro tra la dirigenza del Milan e l’agente di Donnarumma, avvenuto nel pomeriggio.
Felicissimo Raiola, ora pronto ad ascoltare le offerte faraoniche che pioveranno sul campioncino stabiese, appetito da Real Madrid, Psg, Juventus e Napoli.
Inutile dire che il calcio è un business, dove gli interessi contano più di ogni cosa, ma questa notizia, per i romantici del pallone, fa male.
Poche settimane fa avevamo assistito al commovente addio di Totti alla Roma dopo 25 anni e il veder nascere una nuova bandiera, per di più stabiese, avrebbe fatto bene al calcio.
Qualcuno, invece, non è stato d’accordo.
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