Le sue parole
Lothar Matthäus ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport:
Inter-Napoli è il suo match.
“Non dimenticherò mai quel gol scudetto. Allo stadio c’era un’atmosfera incredibile, soprattutto nel secondo tempo. Gol di Careca, Berti pareggia e poi… Abbiamo vinto lo scudetto non contro Ascoli o Perugia, con tutto il rispetto, ma contro il Napoli di Maradona che tra l’altro non era amatissimo soprattutto nel nord Italia”.
Ci racconti quel gol.
“Punizione centrale, Brehme aveva fatto un po’ di casino e qualcuno del Napoli non aveva rispettato la distanza. Per fortuna l’arbitro ha fatto ripetere e ho detto a Andy di non scherzare e di farsi da parte. Ho visto che tra il secondo e il terzo uomo in barriera c’era un buco e ho rischiato, mirando proprio sul muro. Impossibile dimenticare l’esplosione di San Siro!”.
Chi vince lo scudetto?
“La Juve ha l’abitudine alla vittoria che manca al Napoli. Si è visto pure col Tottenham. Invece la squadra di Sarri, pur bellissima da vedere, fatica a stare sul pezzo quando è vietato sbagliare”.
E adesso è vietato sbagliare…
“Sì, perché se perde con l’Inter mercoledì va a -5 dalla Juve. Altrimenti si deciderà tutto nello scontro diretto”.
Come finisce Inter-Napoli?
“Faccio un grande tifo, ma credo che loro siano più forti. Un 1-1 per l’Inter potrebbe essere comunque buono per tornare a credere in se stessi”.
Quale sarà la chiave del match?
“Limitare Hamsik, Insigne e Mertens: tre fenomeni. E poi non avere paura, far capire loro che li vogliamo attaccare”.
A proposito di Argentina, Maradona appena può parla male di Icardi.
“Non capisco perché certi vecchi giocatori se la prendono con quelli attuali. Icardi è giovane, ha segnato tanti gol importanti. Anche se credo che le manchi qualcosa negli altri reparti, l’Argentina è piena di attaccanti super. Compreso Lautaro Martinez che l’Inter ha fatto bene a comprare”.
Quale giocatore tedesco suggerirebbe all’Inter?
“Goretzka, ma ha firmato per il Bayern. E siamo da capo. I giocatori che fanno la differenza vogliono i top club. Negli anni in cui comandava la Serie A con Maradona, Van Basten, Platini e gli altri mi hanno cercato Milan, Juventus, Roma e Udinese. Mentre Maradona ha mandato a Monaco qualche dirigente del Napoli per convincermi. Invece c’è riuscito Trapattoni, al terzo viaggio in Baviera. Mi vedeva come leader ideale”.
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