Matteo Salvini  propone a Draghi il modello Lombardia

Matteo Salvini, perseverando nella sua solita propaganda,  propone al presidente Draghi il modello Lombardia per gestire la pandemia

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Matteo Salvini, perseverando nella sua solita propaganda impropria,  propone al presidente incaricato Draghi il modello Lombardia per gestire la pandemia

Matteo Salvini  propone a Draghi il modello Lombardia

Alla vigilia del nuovo incontro con il premier incaricato, Matteo Salvini detta le sue condizioni: “Domani la priorità che porteremo al tavolo del professor Draghi, mentre altri si occupano di ministeri e di poltrone, sarà soprattutto la salute. C’è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione e delle vaccinazioni. Proporremo a Draghi il modello Bertolaso”.

Grande il modello Lombardia. Per esempio, a Brescia l’ATS indice la creazione di un elenco di personale sanitario volontario disponibile a prestarsi per la campagna vaccinale. Elenco per il quale vengono richiesti: medici, infermieri, ostetriche, assistenti sanitari. Ebbene si richiede la compilazione di un lungo questionario, dove ci si accerta se il candidato è in possesso di laurea, abilitazione professionale e patente di guida. Ma non si chiede se è stato vaccinato per il Covid-19 oppure no.

Rischiando di mandare allo sbaraglio anche operatori sanitari già in pensione, che si propongono come volontari, ma che non essendo più in servizio attivo non sono stati ancora vaccinati.

Grande il modello Lombardia che si avvale di un sistema regionale di prenotazione per il vaccino che sta facendo diventare matti, tanti cittadini, che si vedono chiamati ad eseguire la loro vaccinazione magari in una provincia limitrofa alla propria o a 80 Km di distanza dalla propria abitazione. Miracoli dell’informatica lombarda gestita da una società denominata “Aria”. Aria buona per essere fritta!

Speriamo che il presidente incaricato, non si lasci illudere dal pifferaio padano e che riconosca che nella sanità a gestione regionale ci sia molto da modificare, a cominciare dal decentramento esasperato che il Titolo V della Costituzione le riconosce.

Sarebbe ora che ci si mettesse mano per correggere tante storture che il regionalismo esasperato ha provocato nel nostro sistema istituzionale. E visto che si parla di una sorta di governo di “larghe intese” e di “unità nazionale”, non sarebbe fuori luogo di cominciare a parlare ed impostare una riforma istituzionale realizzata con la collaborazione di tutte le forze politiche. Perchè possa essere il più largamente condivisa ed evitare che ogni maggioranza che si avvicenda in Parlamento provi a disfare quello che il precedente governo ha tentato di fare o che ha già realizzato.

Matteo Salvini  propone a Draghi il modello Lombardia/Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia

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