Ieri, il Capo dello Stato è stato a Vittorio Veneto per il 25 aprile dove, tra l’altro, ci ha tenuto a dire: “Non barattate la libertà con promesse d’ordine”. Chiaro e diretto riferimento all’assente (dalle celebrazioni) ministro dell’Interno Matteo Salvini che, a sua volta, nel suo discorso a Corleone dove ha preferito andare ieri piuttosto che essere presente alla celebrazione del 25 aprile bollandole come “Festa di parte” (traduzione: indi solo per gli anti fascisti, indi non per lui), ha continuato ad ignorare del tutto i valori della giornata e ha continuato a parlare d’altro, tra cui la vicenda del caso Siri che gli brucia, affermando:
“Siri resta dov’è, ci mancherebbe altro. Ha detto che chiarirà. L’ho sentito ed è tranquillo. Se è tranquillo lui, sono tranquillo io”.
*ndr: notizia data solo, guarda caso, dal quotidiano “La Verità” e che invece, da voci raccolte, sembra essere essa una fake news di comodo. Stiamo seguendo l’evolversi per cui: vedremo anche noi.
Non poteva a questo punto, mancare la parola di Di Maio che, invece, afferma: Conte interverrà e Siri dovrà lasciare! E poi ancora una frecciatina al Comandante/Capitano: La mafia non si combatte con un comizio,
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