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Marzabotto l’attaccante del 65 Futa, Eugenio Luppi ha segnato un gol. Nulla di strano, se non che durante l’esultanza ha sfilato via la divisa del suo club, sfoggiando una maglia del Movimento Sociale Italiano e facendo un saluto romano. L’attaccante è stato immediatamente sospeso dal suo club. Molti sono stati i commenti che si sono susseguiti contro il club, per l’esultanza in quella città che fu vittima della furia nazista, dopo l’invasione in Italia. Ecco la reazione del presidente del club, Dini: “Mio padre fu preso dai nazisti. Mio zio è morto in un campo di concentramento. Noi con quella roba là non c’entriamo niente. Quelli che chiedono ‘come facevamo a non sapere’ della maglietta dovrebbero fermarsi e riflettere un attimo. Noi non abbiamo coperto questa cosa. Ora devo capire se i giocatori se la sentono di tornare in campo, cosa succederà durante le partite alle quali parteciperemo, se saremo sanzionati pure noi. E se gli imprenditori del territorio potranno ancora continuare a sostenerci economicamente. Perché altrimenti non si va avanti. Sto provando a parlare con Luppi da due giorni ma non riesco a trovarlo al telefono. Le pare possibile?”.
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