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Mariupol: “Russia non rispetta cessate il fuoco, rinviata evacuazione”

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Guerra Ucraina. Mosca aveva annunciato una tregua di cinque ore per l’uscita dei civili da Mariupol e Volnovakha ma la Russia non rispetta cessate il fuoco. Le autorità di Mariupol denunciano troppe violazioni e rinviano l’evacuazione.

span style="color: #0000ff">Nel giorno dell’attuazione di quella che si è confermata essere una farsa, ovvero l’apertura di corridoi umanitari,

come prevedibile, l’offensiva di Mosca è continuata anche nel decimo giorno di conflitto con il supporto aereo e l’uso di armi di alta precisione.

Secondo le forze armate ucraine la Russia sta lavorando per circondare Kiev e Kharkiv. La difesa nella capitale continua a respingere “l’offensiva nemica” e a infliggere sconfitte alle truppe attaccanti, mentre, nel frattempo, è stata rinviata l’evacuazione dei civili da Mariupol, nel sud dell’Ucraina.

Lo hanno riferito le autorità locali, spiegando che il rinvio è dovuto “al fatto che la parte russa non aderisce al regime di cessate il fuoco e continua a bombardare” sia la stessa Mariupol che l’area circostante.

Il Consiglio comunale della città, riferisce Sky News, ha chiesto alla popolazione di disperdersi e trovare luoghi per ripararsi, aggiungendo che sono in corso negoziati per stabilire un nuovo orario per l’evacuazione.

Intanto i russi si stanno avvicinando alla seconda centrale nucleare alla seconda più grande centrale del Paese, sono a “una ventina di miglia (32 km)”. A denunciarlo nella notte l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, senza indicare il nome dell’impianto.

Secondo Energoatom, organismo ucraino di supervisione delle centrali nucleari, il secondo più grande impianto del Paese è quello di Yuzhnoukrainsk, nella regione di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina mentre restano nelle mani delle forze russe le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol, che, insieme a Sumy, “sono tutte circondate dalle forze russe“.

Le forze armate ucraine in un nuovo aggiornamento sulle perdite “nemiche”, hanno riferito che sono oltre 10mila i soldati russi che sono morti dall’inizio dell’offensiva in Ucraina“, precisando che sono stati distrutti, tra gli altri, 39 aerei, 40 elicotteri, 269 carri armati, 945 veicoli corazzati e 105 pezzi di artiglieria.

Per concludere, si segnala che il numero degli uomini a questo momento tornati dall’estero per difendere il loro Paese dall’orda sono 66224:pari quindi ad altre 12 brigate da combattimento motivate ed il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov, su Twitter scrive: “Ucraini, siamo invincibili”,

Metti “mi piace” alla nostra pagina Facebook! –  Cristina Adriana Botis / Redazione


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