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Castellammare di Stabia

Maltrattamenti ai bambini: è possibile che anche nelle scuole nessuno veda?

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Un nuovo caso di maltrattamenti ai bambini in una scuola dell’infanzia nel Milanese.

I

eri 29 novembre, su segnalazione di alcuni genitori, che si erano accorti che qualcosa non andava, dopo circa un mese di indagini, è stato arrestato, per maltrattamenti ai bambini,  un maestro di una scuola dell’infanzia di Pero, in  provincia di Milano.

Diversi bambini manifestavano infatti una situazione di disagio e non volevano più andare a scuola, altri erano diventati improvvisamente aggressivi, imitando i comportamenti a loro destinati in classe.

Grazie ad un sistema di intercettazione ambientale audiovisivo installato nell’aula della classe, i carabinieri hanno potuto accertare che i maltrattamenti vi erano realmente stati, riprendendo 42 episodi di violenza nell’arco di un mese: urla, spintoni, persino schiaffi e calci ai bambini di un’età compresa tra i 3 e i 5 anni.

La notizia delle violenze non ha colpito solo la comunità di Pero, ma tutta l’opinione pubblica, che sempre più spesso è costretta a confrontarsi con simili deprecabili episodi.

Altri casi di violenze su bambini hanno infatti portato alla sospensione dal servizio, solo negli ultimi tre mesi, di due maestre dell’Infanzia di una scuola di Udine e di altre cinque di una scuola dell’Eur, a Roma, per maltrattamenti fisici e morali dei piccoli a loro affidati.

È possibile che all’interno delle scuole nessuno si sia mai accorto di nulla? Che nessuno abbia colto i primi segnali di disagio prima che la situazione degenerasse?

È facile pensare che chi abbia visto o sentito, abbia fatto finta di nulla, girandosi dall’altra parte e rendendosi così complice dei maltrattamenti.

C’è da chiedersi se si possa fare qualcosa per prevenire questo fenomeno.

La prima cosa da fare è ovviamente quella di segnalare tempestivamente qualsiasi comportamento aggressivo nei confronti dei bambini da parte del personale scolastico.

Misure che sono state già approvate dal Parlamento sono le intercettazioni ambientali, da installare nelle scuole dell’infanzia, sia come deterrente sia per controllare (in caso di denuncia) se siano avvenuti o meno episodi del genere.

Soprattutto pensiamo che sarebbe il caso di effettuare dei controlli più frequenti sullo stato di salute psicologico di chi è chiamato a svolgere un lavoro, come quello del maestro. così delicato ed usurante.

Adelaide Cesarano

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