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Lunerti: “Il tridente Lunerti-Musella-Onorato era un qualcosa di unico”

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Giorgio Lunerti, ex attaccante della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”: tutte le sue dichiarazioni

Lunerti: “Il tridente Lunerti-Musella-Onorato era un qualcosa di unico”

 

Giorgio Lunerti, ex attaccante delle Vespe, è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” in onda ogni lunedì dalle ore 20:30 sulla pagina Facebook “Juve Stabia Live”.

Le sue dichiarazioni sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Palermo e Juve Stabia? Il ricordo è quello di aver vinto un campionato sia a Palermo che a Castellammare. Vedere due squadre in cui ho militato è sempre un piacere ma sarebbe meglio vederle in altre categorie perchè meriterebbero entrambe di stare in categorie superiori. Mi dispiace che sia Palermo che Juve Stabia non militino in categorie superiori. 

Con Buoncammino ci siamo rincorsi in varie squadre. Spesso ci siamo dati il testimone come alla Sambenedettese e a Castellammare e anche a Palermo. 

A volte parlo con i miei ex compagni e parliamo del fatto che calciatori come quelli di 20 anni fa ce ne sono pochissimi ora. Ora si bada solo al fisico ma la qualità è veramente poca. E’ un calcio che a me non piace con un giro palla noioso dove giocano la palla più i portieri che gli altri calciatori. 

Il 29 maggio del 1994? Quel filmato ce l’ho nella mia bacheca e me lo rivedo spesso e ogni volta mi viene la pelle d’oca. La Sambenedettese è la squadra della mia città e ancora oggi i tifosi della mia città non mi perdonano quel gol al Pinto di Caserta. Lo rifarei cento volte perchè in quel caso dovevo pensare solo alla Juve Stabia e al raggiungimento dei playoff. 

Il tridente Lunerti-Musella-Onorato era un qualcosa di unico. Abbiamo fatto bene e abbiamo fatto più o meno lo stesso numero di gol tutti e tre. Ovviamente con l’aiuto dei compagni abbiamo fatto bene. Mi ricordo una gara col Potenza. L’allenatore dei lucani, Pasquini, disse con quei tre là davanti gli portiamo una sedia alludendo al fatto che eravamo in là con l’età. Segnammo tutti e tre: doppietta di Musella, un gol io e un gol Onorato. Lo abbiamo accontentato (ride – ndr -). 

Il presidente Fiore non mi disse niente dopo il gol alla Sambenedettese che ci fece centrare l’obiettivo playoff. Però era felicissimo. Nessuno credeva in noi perchè ci ritenevano una squadra un pò in là con gli anni ma sul campo sovvertimmo tutti i pronostici e per poco non vincemmo il campionato. 

Il calcio ai tempi del Covid? Vedo pochissime partite. Senza pubblico non è calcio, non ha senso. Per fortuna che non gioco. Se avessi giocato in questo periodo non mi sarei divertito. Un conto è il pubblico che ti incita o ti insulta dandoti comunque motivazioni, un altro conto è giocare senza pubblico. Sembrano tutte partite di allenamento del giovedì. Spero che riaprano presto gli stadi. 

Ho segnato anche un gol al Real Madrid in amichevole quando giocavo nel Palermo. Era però solo un’amichevole. Per me è stato più importante il gol all’ultimo minuto con la Sambenedettese che il gol al Real Madrid. Non gli ho mai dato peso. 

Come finirà Juve Stabia-Palermo? Il fattore campo ormai non conta più niente. Seguendo un pò il campionato vedo che il Palermo sta messo male mentre la Juve Stabia non è ancora continua. Da ex di entrambe spererei che in casa vinca la Juve Stabia mentre quando si giocherà a Palermo mi auguro che vincano i rosanero”. 

 

a cura di Natale Giusti

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