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Luigi Berlinguer: “L’Italia vuole superare il bicameralismo, la modifica passerà”

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L’ex ministro Luigi berlinguer: “A Renzi rimprovero di non aprire a una modifica della legge elettorale, invocata anche all’interno del suo partito”

ROMA La politica attiva è un ricordo lontano, ma Luigi Berlinguer, ex parlamentare ed ex ministro nel governo Prodi, è tra i big sponsor del comitato dei 250 per il Sì. Promette fin d’ora che questa campagna la farà “attivamente e con molto impegno”.

Cosa l’ha spinta, professor Berlinguer?
“Chiamiamo il popolo alla funzione costituente, è un’occasione straordinaria per riportare la nostra splendida Carta al centro del dibattito e per confrontarci sulla necessità di modificarla, affinché tenga conto dei mutamenti eccezionali avvenuti in questi decenni”.

Altri suoi colleghi, schierati per il Sì, paventano il rischio che venga snaturata, stravolta.
“La possibilità di modificarla al di là dei principi di fondo, è prevista dalla stessa Costituzione all’articolo 138. Quando le donne hanno ottenuto la modifica dell’articolo 51 in tema di parità, cos’altro è stato se non un doveroso adeguamento al passo coi tempi? Nutro rispetto totale per chi tra i miei colleghi, Flick in testa, la pensa diversamente. Non mi riferisco a loro ma purtroppo in Italia è diffusa la tendenza a un’adesione fideistica piuttosto che razionale alla Carta”.

In questa disputa è stato trascinato Enrico Berlinguer. Come l’ha vissuta?
“Lasciamo in pace queste figure, interpretiamo la loro grandezza per quello che sono e non per altro. Lo dico a prescindere dal rapporto di parentela”. In campo sembra ci sia il Pd contro tutti. Il Sì può spuntarla? “La politica qui non c’entra. Se facciamo del superamento del bicameralismo perfetto la questione principe del referendum, avremo l’adesione maggioritaria, non totalitaria per fortuna, ma maggioritaria sì del Paese”.

Gli avversari della riforma intravedono il rischio autoritarismo anche nella riduzione a una sola Camera.
“Se c’è una cosa che rafforza le funzioni del Parlamento è il monocameralismo. Nessun autoritarismo. Ma se posso muovere una critica a Renzi è di non aprire a una modifica della legge elettorale, che non è materia referendaria, ma è invocata anche all’interno del suo partito”.

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–  repubblica/Luigi Berlinguer: “L’Italia vuole superare il bicameralismo, la modifica passerà” CARMELO LOPAPA


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