Matteo Lovisa, nuovo direttore dell’Area Tecnica della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa stamane al “Romeo Menti”.
Le dichiarazioni di Matteo Lovisa, direttore dell’Area Tecnica della Juve Stabia, sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Buongiorno a tutti e grazie della presenza. Questo fa capire l’importanza del ruolo che vado a ricoprire. Ringrazio il Presidente per la fiducia. Non sono venuto a Castellammare per scaldare la sedia.
Da parte mia massima serietà e dedizione. Le scelte tecniche si possono sbagliare, chi sbaglia meno vince. C’è un anno di cambiamenti importanti. Inizialmente avrò bisogno di qualche mese di tempo. Nel momento in cui si inizia dobbiamo portare avanti i nostri obiettivi.
C’è bisogno del cambiamento. Verranno inseriti giocatori importanti. C’è un budget dignitoso adatto all’idea che ho. C’è bisogno di tutti. E’ una grande responsabilità e la prendo perché la sento già mia. Parlo poco ma mi piace fare i fatti. Garantisco impegno verso questi colori. Ci abbiamo contro con il Pordenone e so che è una piazza calda, possiamo fare grandi cose. Sono educato, disponibile.
C’era bisogno di una proprietà che mi desse fiducia. Non sono importanti i soldi. Ho idee concrete. C’è sintonia. L’ho sentita con il Presidente. Sono giovane, ho idee e voglio fare.
Pur essendo in una squadra del Girone A ho seguito molto il girone C. Parto dal presupposto che tutti dobbiamo vivere la piazza. Che è calda e un valore aggiunto. Bisogna vivere il bello ed il brutto. Sono conscio di ciò che mi aspetta in un girone diverso dove si predilige un aspetto più caratteriale e meno tecnico.
Molto dipende dalla personalità del singolo giocatore, bisogna conoscere molto l’ambiente le situazioni familiari. Se si crea uno spogliatoio comune, si può fare tanto. Non mi va di portare a Castellammare mele marce che possono creare problemi durante l’anno.
L’allenatore deve dare una grande impronta tattica con una grande personalità. Un allenatore di categoria che venga qui perché lo sente. Tutti devono mettersi in discussione. Noi dobbiamo dare il massimo.
Sarebbe facile venire qui e dire vogliamo vincere. Al momento non sono obiettivi che possiamo dire. Se la Juve Stabia oggi avesse necessità di creare delle plusvalenze è difficile ad oggi immaginare delle cose qui. Alcuni giovani hanno fatto bene. Altri calciatori ancora bene. Ciò che si intende per patrimonio tecnico, come un giocatore del 91, deve essere di pari passo al patrimonio economico.
Faccio una confidenza. Cerignola-Juve Stabia l’ho vista. Il tifo è una certezza a Castellammare, è sempre ai massimi livelli. Serve gente che lotta, che si impegna, non solo che corre. L’allenatore deve sviluppare il gioco. Per il nostro obiettivo anche i pareggi sono importanti. Certo la vittoria ti permette di lavorare con un atteggiamento diverso.
Chi viene qui deve essere conscio di dover fare un’annata importante. Non ho l’idea di creare molti under in prestito. E’ facile oggi dire giocheremo spregiudicati, dipende dai momenti della stagione. Verrà preso un allenatore con una apertura mentale.
E’ inevitabile che delle idee iniziali si hanno. C’è un mercato. Per i profili giovani che partiranno con noi valuteremo i giocatori tutta la settimana. In generale qualcosina vogliamo cambiare: una squadra fisica”.