Ecco le parole di Marcello Lippi
L
’ ex tecnico della Nazionale Italiana, Marcello Lippi ha parlato ai microfoni dell’ edizione odierna del quotidiano La Gazzetta dello Sport. Ecco uno stralcio della sua intervista alla Rosea:
Il Napoli non ha la Champions ma il Lipsia in Europa League. Cosa significa per lo scudetto?
“Bisogna capire come Sarri affronterà le coppe, la gestione delle partite. In campionato ha un punto in più, è comunque un vantaggio, ma in quindici partite tutto è possibile”.
Sarà una bella delusione per chi perde tra Juve e Napoli…
“Se lavori così bene non devi deprimerti. Però i punti di vista sono diversi. Se vince il Napoli, la Juve potrebbe dispiacersi fino a un certo punto, dopo sei scudetti e magari con la Champions nel mirino. Se il Napoli non ce la fa, psicologicamente sarebbe più dura: è una grande perché è stabilmente tra le prime tre, ne ha consapevolezza. Sarebbe un brutto colpo”.
Riduttivo dire che Allegri-Sarri è creatività contro collettivo?
“Il discorso è più semplice. Sono due grandi allenatori diversi, inseguono il successo in modo diverso. Gli automatismi del Napoli non sarebbero praticabili cambiando formazione ogni settimana: quello di Sarri è un calcio bello, positivo, offensivo. La Juve ogni tanto ha una giornata più negativa, cambia spesso uomini e sistemi. Allenando da quarant’anni so com’è difficile far giocare bene ed è notevole che Sarri ci sia riuscito così presto. Però un allenatore non è solo gioco”.
Sarri si lamenta troppo, Allegri giustifica il brutto gioco…
“Ma sono schermaglie sempre successe, botta e risposta che coinvolgono tutti, dai presidenti ai ds: si fa tutto per dare fastidio ai rivali”.
Sacchi ha detto che il Napoli non ha fuoriclasse.
“Per me Mertens, Insigne e Hamsik sono fuoriclasse. Certo oggi la Juve ha due squadre”.
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