Ferrieri parla della sua decisione di lasciare la città
L’imprenditore Antonio Ferrieri, proprietario della pasticceria “Cuori di Sfogliatella” a corso Novara di fronte alla stazione ferroviaria di Napoli, ha detto basta dopo l’ennesimo episodio di violenza che ha visto due turisti vittime di un’aggressione proprio davanti al suo locale.
E
cco le sue parole:
“Per anni ho provato a convincere mio figlio che vive a Milano a tornare qui, ma adesso devo dire che ha avuto ragione lui, e se non cambia qualcosa in fretta sarò io a raggiungerlo”.
Che cosa è successo, signor Ferrieri?
“Dieci giorni fa un turista è stato aggredito violentemente da un gruppo di stranieri, forse magrebini. Lo hanno circondato e picchiato con pugni e calci e colpito con le sedie per togliergli lo zainetto con la macchina fotografica. Era appena sceso dall’Alibus, il pullman che arriva dall’aeroporto di Capodichino”.
A che ora è avvenuto il raid?
“Intorno alle 13, di un giorno lavorativo, davanti a decine di persone terrorizzate e davanti al figlio della vittima, un ragazzo di sedici anni che è stato anche lui picchiato. Li hanno assaltati in maniera animalesca”.
Di dov’era la vittima?
“Lo abbiamo soccorso con la polizia municipale e, in attesa che arrivassero ambulanza e altre forze dell’ordine, parlandogli ho capito che era originario di Roma, ma che da tempo vive con la famiglia a Londra. Voleva far conoscere Napoli al ragazzo, ma dopo quanto avvenuto non credo che metteranno più piede qui e questa è la cosa che più mi ferisce”.
Non è la prima volta che fatti del genere avvengono in zona, voi li avete denunciati?
“Spesso, anche con video inviati al Comune, al sindaco, agli assessori e alle forze dell’ordine. Grazie ad alcune riprese del nostro sistema di videosorveglianza è stata catturata una banda di borseggiatori stranieri che depredava i turisti appena arrivati in città. Ma non sono stati adottati i provvedimenti necessari a impedire che questi episodi si ripetano. Ormai avvengono così di frequente che la gente neanche li denuncia”.
Davvero vuole andare via e raggiungere suo figlio a Milano?
“Io sono nato a vico Scassacocchi a Forcella. Ho vissuto in un contesto difficile dove si dovevano fare delle scelte fin da giovani, ho deciso di lavorare, di dare tutto me stesso e ho creato un’attività. Sono grato alla mia città per quanto ho ottenuto, ma vedo che la situazione peggiora giorno dopo giorno. Soprattutto nella zona di piazza Garibaldi che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città e, invece, è ormai invivibile. L’ho detto alle istituzioni e alle forze dell’ordine, ma non c’è stato niente da fare. Per un breve periodo c’era un pattuglia fissa, polizia e carabinieri si alternavano nella sorveglianza, ora l’hanno tolta e sono rimasti solo i vigili urbani che in questa situazione di violenza e degrado poco possono fare…”.
Ai vostri numerosi clienti che cosa dite?
“A chi si siede all’esterno raccomandiamo di stare attenti alle borse, ai portafogli, agli smartphone. Li avvisiamo, li mettiamo in guardia, ma è possibile lottare così ogni giorno? Ho pensato di mettere un vigilante privato con il compito di controllare il marciapiede davanti alla pasticceria. E lo farò presto. Ma vi sembra una cosa normale?”.
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