L’impietoso scontro tv a “Porta a Porta” tra Padoan e Laura Castelli, la sottosegretaria grillina: “Lui ha studiato, e allora?”
A “Porta a Porta“, da Vespa, c’è una lunga tradizione di figuracce, improponibili uscite e ignoranza, ma forse il salottino arredato in settimana è quello più impietoso di sempre. Ovviamente ospite d’onore direttamente dal Governo, Laura Castelli, sottosegretaria Ministero dell’Economia e delle Finanze, costretta a dibattere su materie che il suo antagonista Padoan conosce bene. L’esponente grillina prova a cavarsela con la retorica e si compiace citando grafici del Sole24Ore (che la stessa testata, però, ha specificato essere stati stati decontestualizzati). Non mancano, tra una frase e l’altra, le accuse all’ex Ministro dell’Economia di dire il falso. La trasmissione inizia con la Castelli che prova a spiegare agli spettatori che non esiste un rischio che l’UE porti a termine un procedimento di infrazione nei confronti dell’Italia perchè “non è mai successo prima, si ci è sempre fermati prima“; “tanto la commissione europea nei prossimi mesi cambierà“, spiega l’esponente M5S, un po’ come quando un imputato spera che cambi la legge che lo incrimina se il giudice va in pensione…
Padoan ascolta con un’aria tra il mortificato e il rassegnato. Poi, con pazienza, prova a spiegare uno dei passi più controversi: la correlazione tra aumento dello spread e l’aumento nei tassi dei mutui tirata in ballo dalla deputata grillina per sviare l’attenzione da un’altra domanda e ritenuta dalla Castelli una bufala (alla pari delle scie chimiche?): “Ora le spiego una cosa, che forse non le è chiara.” commenta il prof Padoan.
“Se aumenta lo spread, diminuisce il valore capitale degli attivi delle banche e, quindi, le banche si devono rifare alzando il costo del finanziamento“, un rischio citato proprio dall’articolo del Sole24Ore tirato – letteralmente – fuori dalla borsetta dalla Castelli che evidentemente non lo ha letto per intero.
Ma l’alunna non ascolta e si rifugia nelle frasi fatte: “Questo lo dice lei“; “Se fosse così perchè gli italiani ci hanno votato?“; “saranno i cittadini a dirlo“…Questo accadeva qualche giorno fa, un 4 che quasi non avrebbe fatto media nella pagella dell’alunna Castelli. Ma la replica del dibattito, divenuta subito virale, è stata commentata dalla stessa protagonista in un’intervista, durante la quale prima accusa il giornalista: “Io l’ho capita, sa? Lei è convinto che la mia formazione non sia adeguata al ruolo che ricopro: è così, vero?”
Per poi alleggerire i toni: “io adoro la satira, l’ho scritto anche su Facebook“; “ho tanti collaboratori che mi aiutano, ho un fior fiore di staff, io“.
Ma poi cade con una dichiarazione che è addirittura più impietosa dello scontro in tv: “Lui – sbotta la Castelli in riferimento alla lezione impartitale da Padoan – ha studiato, e allora?”. Un’ammissione di incompetenza che, però, sa di giustificazione.
Manco a dirlo, questa ennesima uscita infelice è diventata oggetto di scherno sia del web sia della magistrale satira di Crozza. E mentre il Governo Giallo-Verde punta al record di castronerie detenuto (detenuto!) da Berlusconi, lo spread sale e quasi vien voglia di dar retta al commissario europeo Moscovici che, tra una carezza ed uno schiaffo, in settimana ha detto “È quando il Governo italiano, o uno dei suoi esponenti, parla che lo spread sale”, facendo riferimento proprio alle uscite infelici in materia economica che spaventano mercati e risparmiatori. Ma nulla da fare, la Castelli replica di salotto in salotto, in buona compagnia.
Un partito serio la radierebbe, la cancellerebbe dagli amici di Facebook e la condannerebbe alla damnatio memoriae invece di nominarla Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, con un fior fiore di staff, comunque!.
Ma in Italia partiti seri si contano sulla mano di uno che ha perso cinque dita durante i botti di capodanno…
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A cura di Mario Calabrese
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