Playoff, formula da rivedere per la Lega Pro? L’incubo Covid, che aleggia su tutte le squadre della terza serie e che ha costretto la Lega Pro a rinviare ancora un gran numero di gare nelle ultime settimane provocando lo slittamento delle ultime due giornate di campionato che si disputeranno rispettivamente il 25 aprile e il 2 maggio (data di chiusura posticipata di una settimana della regular season), impone una serie di riflessioni critiche sulle modalità di svolgimento attualmente previste per i prossimi playoff, la cui data di inizio peraltro non è stata ancora ufficializzata.
Gli interrogativi e le critiche all’attuale formula dei playoff in tempo di Covid-19.
I recentissimi casi, solo per citare gli ultimi, di Foggia, Monopoli e dello stesso Catanzaro che ha fatto riscontrare una decina di casi di contagio da Covid nell’ultima settimana, fanno temere per lo svolgimento stesso dei playoff nella loro formula originaria. Cosa accadrebbe infatti se una squadra partecipante ai prossimi playoff fosse improvvisamente falcidiata da una serie di contagi da Covid-19 durante lo svolgimento degli stessi spareggi con il conseguente rinvio di gare che metterebbe a forte rischio la conclusione stessa dei playoff?
L’attuale formula dei playoff a 28 squadre già di per sé prevede tempi non molto brevi. Inoltre dopo i primi due turni della cosiddetta Fase a Girone che sono a gara secca da disputarsi in casa della squadra meglio classificata nella stagione regolare, seguono altri due turni della cosiddetta Fase Nazionale che prevedono gare di andata e ritorno negli incroci tra le squadre dei tre gironi.
Questi due turni della Fase Nazionale precedono poi la Final Four (semifinali e finali) anch’essa improntata su gare di andata e ritorno.
Al fine di evitare spiacevoli inconvenienti di improvvisa interruzione o sospensione degli spareggi promozione dovuti al perdurare dei contagi da Covid-19 che potrebbero a loro volta mettere in forse anche l’inizio della prossima stagione di Serie C, sarebbe meglio che la Lega Pro pensasse fin da ora ad una revisione della formula dei playoff che la rendesse più snella e soprattutto più breve.
Sarebbe meglio infatti che sia la Fase Nazionale (due turni andata e ritorno) che la Final Four (semifinali e finali andata e ritorno), fossero improntate anch’esse sulla gara secca da giocarsi o in campo neutro oppure in casa delle squadre meglio classificate nella stagione regolare. Magari prevedendo che, in caso di parità al termine dei supplementari, non si passasse ai rigori ma si desse il vantaggio alle squadre che hanno fatto meglio nella regular season di passare il turno secondo i criteri attualmente previsti di comparazione tra le classifiche dei tre gironi (incluso il coefficiente previsto per il Girone C che a differenza degli altri due si è disputato con una squadra in meno causa il fallimento del Trapani).
Si eviterebbero in questo modo tempi oltremodo lunghi (quattro giornate in meno di spareggi) per la disputa dei playoff che viceversa in caso contrario esporrebbero squadre e atleti al rischio contagio che ahimè come tutti sappiamo non accenna a diminuire nel nostro paese.
a cura di Natale Giusti
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