Lega Pro, ormai stanno diventando davvero tanti gli errori arbitrali che, settimana dopo settimana, si susseguono e caratterizzano sempre di più le gare soprattutto del Girone C di Serie C.
S
olo per citare gli ultimi casi più clamorosi che comunque fanno capire quanto gli errori arbitrali stiano falsando alcune gare, analizziamo quanto avvenuto nel corso delle ultime giornate di campionato.
A Bari, due domeniche fa, sull’1-0 per i padroni di casa c’è stato, all’84° minuto della gara, il gol del pareggio della Vibonese, ma l’arbitro ha annullato su segnalazione impropria dell’assistente. Il gol come hanno dimostrato le immagini era regolare, tanto che, della decisione arbitrale, sono rimasti sorpresi gli stessi giocatori del Bari. Alla terna arbitrale, evidentemente, sembrava probabilmente impossibile che l’ultima in classifica in quel momento rappresentato dalla Vibonese di mister D’Agostino potesse pareggiare in casa della prima, che peraltro era reduce dalla brucante sconfitta di Castellammare con la Juve Stabia della domenica precedente.
A Palermo qualche settimana fa altro misfatto causato dalla terna arbitrale. Al minuto 32 della ripresa, con il Palermo in vantaggio per 1-0 sui lupi irpini, viene assegnato un discutibilissimo rigore per fallo solo presunto di Peretti su Plescia. In realtà le immagini dimostrano molto chiaramente che Peretti neanche tocca Plescia che cade tramortito a terra senza essere stato toccato da nessuno. Una chiara simulazione che, complice l’arbitro sig. Moriconi di Roma, riporta sui binari della parità, con il direttore di gara a due passi dall’azione e quindi colpevole dell’errata valutazione.
Ancora l’Avellino di mister Braglia che nel corso della gara di sabato pomeriggio del “Partenio” contro il Picerno ha beneficiato forse dell’errore arbitrale più marchiano di tutte le prime 15 giornate di campionato fin qui disputate nel Girone C di Lega Pro. Un fallo su Kanoute nettamente fuori dall’area di rigore e quindi punibile al massimo solo con una punizione dal limite che il direttore di gara di turno, il sig. Matteo Centi della sezione di Terni, trasforma in un rigore assolutamente inesistente.
Ancora ieri pomeriggio a Catanzaro l’ennesimo strafalcione arbitrale quando un fallo di mani di Rizzo abbastanza evidente non viene visto dal sig. Maranesi. Tutto ciò per dire che si sbaglia e anche troppo in Lega Pro e che questi errori madornali sono figli di una classe arbitrale probabilmente poco preparata e inadeguata alle serie professionistiche e all’eventuale salto di categoria in Serie B.
E così accade che diversi arbitri promossi dalla Serie C alla Serie A e B vadano a fare danni anche nelle categorie superiori. Un problema di cui il designatore della Lega Pro, l’ex arbitro Maurizio Ciampi, dovrebbe tenere conto magari cercando di controllare meglio ciò che avviene sui vari campi di Lega Pro dove ormai soprattutto nelle ultime settimane gli strafalcioni arbitrali la fanno da padrone.