L’ OCSE ha pesantemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica dell’Italia: Italia giù dello 0,2% quest’anno e dello 0,6% il prossimo. “Flessibilità per investimenti nell’Ue”
A
subire il taglio piu’ duro e’ l’Italia, la cui crescita attesa per il 2017 passa dall’1,4% allo 0,8%. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan aveva ammesso nei giorni scorsi che le previsioni di aprile sull’andamento dell’economia , con un +1,2% per il 2016 e +1,4% per il 2017 – dovevano essere modificate ma si parlava di una stima di crescita del Pil pari all’1% per il 2016 e 1,1% per il 2017.
Il livello di espansione ora previsto dall’Economic Outlook risulta di 2 decimali di punto più basso sul 2016, rispetto alle previsioni di tre mesi fa, e di ben 0,6 punti più basso per il 2017. Si tratta del livello di crescita più basso di tutti i Paesi europei elencati e del secondo più basso dei Paesi avanzati, dopo il Giappone su cui è atteso 0,6 per cento sul 2016 e 0,7 per cento il prossimo anno.
La revisione al ribasso non riguarda solo l’Italia ma si estende ale stime sulla crescita di buona parte delle maggiori economie mondiali, a partire dagli Usa, che passano da un +1,8% nel 2016 e un +2,2% nel 2017 a, rispettivamente, +1,4% e +2,1% “a causa dei deboli investimenti” e “nonostante i robusti consumi e la crescita dell’occupazione”. Il Pil mondiale e’ infine stimato in crescita del 2,9% quest’anno e del 3,2% l’anno prossimo (+3% e +3,3% nell’Economic Outlook di giugno). L’unico Paese a essere interessato da una revisione al rialzo e’ il Brasile, la cui economia e’ prevista in calo del 3,3% quest’anno e dello 0,3% l’anno prossimo, laddove tre mesi era stata stimata una contrazione del 4,3% nel 2016 e dell’1,7% nel 2017. Marginale revisione al rialzo nel 2016 anche per il Regno Unito (da +1,7% a +1,8%), seguita pero’ da un drastico ridimensionamento nel 2017 (da +2% a +1%).
vivicentro.it/economia / agenzie di stampa / agi / aska
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