CdV – L’urna con i resti mortali di San Pio è arrivata alla Basilica di San Lorenzo al Verano, con tre ore di ritardo rispetto all’orario fissato. A rallentare l’auto, lungo il percorso da San Giovanni Rotondo a San Severo, è stato il gran numero di fedeli che volevano avvicinarsi.
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igliaia di fedeli hanno salutato davanti al Cimitero Monumentale del Verano l’arrivo della teca di vetro con i resti di Padre Pio. Il corpo del Santo e’ stato portato a spalle da dodici frati cappuccini come e’ tradizione nelle esequie dei membri di quest’ordine religioso. Un lungo applauso e’ scoppiato quando l’urna ha fatto ingresso nella Basilica di San Lorenzo, dove era gia’ presente l’urna con i resti di un altro santo cappuccino, ugualmente canonizzato da San Giovanni Paolo II: Leopoldo Mandic, il cui corpo e’ arrivato questa mattina da Padova, dove e’ molto venerato. E’ la seconda volta che i due santi “s’incontrano”, perche’ per poche ore i religiosi furono insieme a Napoli nel 1905, secondo quanto affermano i cappuccini. A San Lorenzo riposano i resti del beato Pio IX e del servo di Dio Alcide De Gasperi.
A rappresentare il Papa nella Basilica il cardinale vicario Agostino Vallini che presiede la messa.
Fino a domani sera i corpi dei due santi resteranno nella Basilica annessa al Cimitero del Verano da dove si sposteranno alla volta della chiesa giubilare di Sa Salvatore in Lauro dove domani notte saranno vegliati da migliaia di fedeli. Il 5 infine arriveranno in processione a San Pietro, come deciso personalmente da Papa FRancesco.
Imponenti le misure di sicurezza e i servizi di controllo straordinari predisposti nella capitale. Oltre alla doppia scorta della Polizia che ha seguito per tutto il viaggio l’urna del Santo, il prefetto Maria Tirone ha richiesto all’Airspace Coordination Unit l’attuazione della ‘no fly zone’ su San Giovanni Rotondo e Foggia.
Rispettando una sorta di “tradizione” quando si tatta di Padre Pio questo viaggio a Roma delle reliquie ha suscitato qualche polemica. Soprattutto tra i fedeli di San Giovanni Rotondo non pochi si sono deti contrari alla temporanea traslazione del corpo di San Pio ritenendo che non e’ giusto” spostare ancora una volta San Pio che e’ vissuto e morto qui. Se c’e’ qualcuno che vuole pregare e vuole visitarlo perche’ non viene qui, nella sua casa, come e’ sempre stato in questi anni?”. Per la verita’ questa volta le voci contrarie sembrano pero’ davvero minoritarie. “Il nostro San Pio – ha commentato un pellegrino giunto dal Molise per la cerimonia – andra’ dal Papa. Quale migliore occasione per pregare sul santo nella chiesa madre della nostra fede?”.
Nove aree di sicurezza, metal detector ai varchi di accesso, scorte interforze. E poi unita’ cinofile, agenti dell’antiterrorismo e squadre di verifica del sottosuolo per la bonifica di tutte le aree interessate. Buona parte del centro di Roma si è riscoperta “blindata” per uno degli eventi clou del Giubileo della Misericordia. Il piano di sicurezza, definito in sinergia con la prefettura, e’ stata varato stamattina con ordinanza di servizio del questore Nicolo’ D’Angelo e prevede l”impiego, nell’arco delle 24 ore, di polizia, carabinieri, guardia di finanza e municipale. Le misure – sottolineano da via San Vitale – saranno “uguali a quelle assicurate a capi di Stato di alto rango”.
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