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Castellammare di Stabia

Le cronache della P.C.S.: questi ragazzi sono vita

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I ragazzi di mister Emanuele e di mister Stefano portano a casa 5 punti in 3 partite e sono ad un passo al sogno playoff.

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2 pareggi nella doppia sfida (1-1 in casa e 4-4 ad Angri) contro la capolista Accademy Montella e una vittoria casalinga all’ultimo secondo nel derby contro il Savoia (2-1) portano la P.C.S. ad un passo dai play off valevoli per un posto alle finali regionali che si svolgeranno questa estate.

Tre partite ricche di emozioni, grandi gesti tecnici, e prove difensive encomiabili.

Il gol di mezza rovesciata di Schettino, alias Arancino, in casa contro L’Accademy Montella; le discese fenomenali del bomber Maggio; la bomba ad Angri di Suarato nel sette; le grandi prove difensive di Giordano e Tramparulo, ormai soprannominato il koulibaly del Centro Antico; il carisma di Vincenzo Tramparulo; la regia raffinata di Raffaele Barretta, detto Tevez; la duttilità di Alfonso Arpaia che in casa contro il Savoia si è disimpegnato alla grande nel suo nuovo ruolo di difensore centrale; la grinta di Girace, alias Scooby Doo;  la sicurezza tra i pali di Catello Schiavone, alias “o’pezzar”.

Questi gli episodi degni di nota delle ultime partite della squadra del Centro Antico stabiese, anche se, a dire il vero, tutti i calciatori meriterebbero di essere menzionati.

I ragazzi, che vivono quotidianamente un contesto sociale estremamente confusionale e  caotico, in campo sono ordinati, macinano gioco, si aiutano l’uno con l’altro, insomma fanno squadra per raggiungere questo grande obiettivo. Un’orchestra armonica diretta dai mister Emanuele e Stefano.

Oggi non vogliamo limitarci a raccontare le cronache delle partite, ma soffermarci su quello che questi ragazzi ci regalano nella loro quotidianità.

Se da una parte troviamo semplici cittadini che dedicano giornate intere al volontariato, dall’altro troviamo dei ragazzi che hanno voglia di apprendere e che trasmettono in campo tutti i valori che i mister gli insegnano, uno su tutti il rispetto sia per l’avversario e per il compagno di squadra.

C’è chi parla di sacrificio quando ci si riferisce al volontariato, non è questo il caso.

Qui è tutto ripagato in lezioni di umanità.

Nulla è più soddisfacente che veder crescere dei ragazzini nel modo giusto e farli diventare uomini che in autonomia sapranno distinguere il bene dal male. Una dote fondamentale per chi vive in determinati contesti.

Questi ragazzi, a modo loro, sanno trasmetterti gioia e la consapevolezza dell’importanza dei piccoli gesti, ma soprattutto, ogni giorno, sanno strapparti un sorriso.

La P.C.S. è vita.

Nei giorni scorsi è stato lanciato un appello sui social da Massimo Caner, responsabile dell’oratorio, invitando la cittadinanza a partecipare attivamente al progetto:

“La lista delle cose di cui l’oratorio ha bisogno è lunga, e per donazioni potete rivolgervi ai parroci della Concattedrale e dello Spirito Santo, Don Antonino D’Esposito e Don Salvatore Abagnale, oppure a Suor Lucia.

Ma il sostegno più concreto, più necessario ai ragazzi, é il nostro tempo; stiamo con loro, diventiamo per loro una presenza amorevole e certa, passiamo con loro del tempo, e diventerà il nostro tempo migliore.

Vi aspettiamo.”

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a cura di De Feo Michele / Redazione Campania


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