Le accuse di Giuntoli e Reina creeranno problemi per Napoli-Juve
C
ome scrive La Gazzetta dello Sport, il fuoco di Napoli cova ancora. La notte di coppa Italia ha generato un clima di forti tensioni. Per la sconfitta, certo. Ma, soprattutto per come è maturata. È su questi argomenti che un’intera città non ha saputo trattenere la propria rabbia. Il giorno dopo la sconfitta dello Stadium nulla s’è placato. Anzi, dopo le pesanti accuse lanciate nel dopo partita di mercoledì da Giuntoli e Reina, l’ambiente è diventato ancora più agitato. E tutto questo sicuramente creerà problemi seri per la partita di ritorno, che seguirà di tre giorni la sfida di campionato, ad inizio aprile, tra Napoli e Juventus. «Vergognoso», è stato l’aggettivo usato dal direttore sportivo napoletano e dal portiere spagnolo nel commentare l’arbitraggio di Valeri di Roma. Accuse forti, dettate da Aurelio De Laurentiis, che ha guardato la partita in tv da Los Angeles (venerdì notte rientrerà in Italia). Un attacco inadeguato, che va a colpire la classe arbitrale. Probabilmente, sarebbe stato meglio se Sarri, o chi per lui, avesse spiegato il motivo per cui il Napoli ha perso tre delle ultime quattro partite. Non c’è volontà, da parte del Napoli, di mettere un freno alla questione. L’atteggiamento dei propri dirigenti non è stato responsabile, anche l’attacco alla Rai è parso fuori luogo, oltre che illogico. Ci si sarebbe aspettato, a distanza di 24 ore, un abbassamento dei toni da parte dei dirigenti napoletani, senza alimentare ancor di più la rabbia della gente. Ma, non è stato così. A fare da capo popolo è stato Nicola Lombardo, il funzionario della comunicazione, che non ha avuto alcun momento di pentimento dopo il tweet contro la tv di Stato e i suoi giornalisti.
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