Seconda vittoria in campionato per la Juve Stabia, che supera meritatamente il Latina. In terra laziale decide la gara Felice Evacuo, autore anche di un errore dagli undici metri
PODIO
Medaglia d’oro: a Daniele Altobelli, gladiatore del centrocampo della Juve Stabia. Prima, vera, prestazione convincente per l’ex Ternana che domina il centrocampo con piena autorità . Sfruttando una condizione finalmente in miglioramento, il 25 gialloblu protegge i centrali di difesa e in più occasioni mette il turbo verso la porta avversaria. Segna con una bella spizzata di testa ma in posizione di fuorigioco; si rifa poco dopo servendo ad Evacuo la palla da spingere in rete. Nella ripresa non cala l’intensità della sua gara ed anzi va vicino alla gioia personale.
Medaglia d’argento: a Felice Evacuo, che fa tremare le Vespe facendosi però perdonare. Con lui in campo e tutta un’altra storia: la sua fisicità e la sua tecnica individuale sono ossigeno puro per la manovra della squadra di Novellino. Dopo l’errore dagli undici metri ingaggia un duello a distanza con Cardinali da cui pare uscire vincitore il portiere del Latina. All’ennesimo tentativo però il 32 ha la meglio, insaccando di testa il suo secondo gol in campionato. Due gol e due vittorie: una media non male per Evacuo.
Medaglia di bronzo: a Davide Cinaglia, già diventato un prezioso elemento per la difesa stabiese. Dopo i guai fisici delle prime settimane della stagione, Cinaglia è tornato in campo a Foggia, giocando una gara impeccabile, replicata questo pomeriggio anche a Latina. Schierato prima come terzo centrale nello schieramento a tre e poi da ultimo a destra dopo l’ingresso di Troest, il numero 21 vince tutti i contrasti con gli avversari non mostrandosi mai in affanno.
CONTROPODIO
N
essuna insufficienza per i gialloblu, che hanno dominato una gara che, anzi, avrebbero potuto chiudere molto prima. Per questo l’unica nomination spiacevole va al poco cinismo sotto porta e alla gestione di alcuni palloni che, nel finale di gara, doveva essere maggiormente ludica onde addormentare definitivamente il match.