Le sue parole
Giovanni Castelli, agronomo della Lega Calcio, ha parlato a Il Mattino: «Hanno fatto una cosa incresciosa: ci vorranno almeno due stagioni perché il terreno di gioco del Napoli torni come prima. Avevo definito quelle immagini raccapriccianti, ma da vicino la situazione è ancora più impressionante. Non ho mai visto un campo conciato così dopo un solo concerto. Sul prato, a parte la grande U di color giallo dovuta alla mancanza di ossigenazione, ci sono profonde buche lasciate dai piloni che sorreggevano il palco e evidenti segni del transito di mezzi pesanti, credo addirittura cingoli.Ci sarebbe da prenderli a schiaffi, soprattutto perché con un po’ di attenzione tutto questo si poteva evitare. Viva D’Alessio e viva i concerti – chiarisce -. Si tratta di una maniera di vivere gli stadi anche quando non c’è calcio. Ma bisogna farlo in maniera diversa, con la consapevolezza e il rispetto del luogo in cui si opera. Certamente non come questi disgraziati. Quanto ci vorrà per riavere un campo accettabile? Tra i 20mila e i 60mila euro, a seconda della capacità di reazione del terreno. Per una rizollatura completa, si parla invece di almeno 150mila euro. In ogni caso, tra un paio di settimane tornerò per una nuova verifica. Per riavere quel campo a cinque stelle dovremo aspettare l’estate del 2018».
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