La quadriglia gialloverde: TAV Sì, TAV No. Changè. Supergasdotto Sì, Supergasdotto NO. Changè. Legittima difesa Sì, Legittima difesa No. Changè …… dai, vai avanti tu che a me vien da ridere!
È
battaglia tra Lega e M5s per TAV e non solo. Ora si aggiunge anche il super-gasdotto del Mediterraneo Orientale e si ripete, rinforzandosi, la saga del Si e del No visto che, sulla Tav, Salvini insiste: si deve fare mentre Di Maio resta sul NO dei pentastellati con anche il ministro grillino Toninelli che reagisce alle affermazioni di Salvini alzando la voce anche lui senza però arrivare, come segnalato su alcuni giornali, a minacciare le dimissioni con un Conte che lo avrebbe trattenuto a fatica.
Che le minacciate dimissione siano una fake news è stato affermato dal vicepremier Luigi Di Maio che, intervistato a Rtl 102.5, ha detto:
“Ieri è stato un incontro cordiale … tutti gli incontri di governo cha abbiamo fatto non hanno mai avuto nessun tipo di polemica, anche ieri non c’è stato alcun bisogno di minacciare dimissioni o altro”.
e, continuando sulla Tav afferma:
“penso che il governo non sia a rischio ma la soluzione che dobbiamo trovare deve soddisfare pienamente il nostro orientamento”. “Il governo non è a rischio ma la decisione non deve esere ideologica”.
Parola di Di Maio, quindi ma il governo appare essere sempre più in bilico visto che, invece di eliminare qualche motivo d’ scontro, se ne aggiungono altri come, ad esempio, il nuovo fronte aperto, guarda caso, ancora sulle grandi opere. Questa volta l’oggetto della contesa è il super-gasdotto del Mediterraneo Orientale che Di Maio vuole bloccare mentre Salvini lo vuole.
Se a tutto questo aggiungiamo la voragine economica che hanno aperto e che, alla situazione economica data, appare incolmabile se non facendo scattare la salvaguardia sull’IVA o con aumenti di imposte, si comprende che i DUE faranno di tutto per evitare di doverlo fare di persona e non vedranno l’ora di scaricare la patata bollente su qualcun altro (per poi lamentarsi del quanto dovranno fare per venirne fuori).
Intanto però continuano la quadriglia gialloverde e la porteranno avanti finquanto sarà loro utile, quindi almeno fino alle prossime regionali e poi europee. Dopo di che sembra molto probabile un “tana libera tutti” sempre che i buoi non scappino prima a colpi di cornate mettendo fine alla gaia quadriglia italiana ed allora sarà interessante vedere chi dei due riuscira a convincere l’altro a rompere attuando il classico: vai avanti tu che a me vien da ridere!
Si vedrà! Intanto non ci resta che continuare a dirci:
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