La Prescrizione rende ancora quanto mai attuale la storica copertina di Cuore dell’8 aprile 1991 : “Dopo un giro di consultazioni, la nostra serena analisi: Hanno la faccia come il culo”.
La Prescrizione rende attuale la storica copertina di Cuore del 080491
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- Ma si può? Come si fa a non dare ragione a Cuore.
- Nulla! Tutti a dormire mentre invece, se avessero operato con seria volontà, avrebbero potuto realizzare quell’utile e da tempo auspicata (a chiacchiere) modifica in modo da farla partire in sincrono con la Prescrizione (come ora millantano di volere).
Continua la vergognosa “battaglia” portata avanti da alcuni politicanti, spalleggiati dalla lobby di alcuni avvocati, in merito al sequestro del carnet assegni per i secondi, e impunità per i primi o loro sodali/mandanti, con il blocco dell’eliminazione della Prescrizione ormai già legge ma, è bene ricordarlo, promulgata un anno fa con l’art. 1 comma 1 lett. e) della legge anticorruzione del 9 gennaio 2019 n.3.
Il nuovo comma sostituiva il secondo comma dell’art. 159 del Codice penale, disponendo che:
«Il corso della prescrizione rimane altresì sospeso dalla pronunzia della sentenza di primo grado o del decreto di condanna fino alla data di esecutività della sentenza che definisce il giudizio o dell’irrevocabilità del decreto di condanna».
Si stabiliva, inoltre, che tale riforma sarebbe entrata in vigore dal primo gennaio del 2020 per cui, come previsto, è divenuta vigente a partire da tale data.
Questi i fatti che, alla luce del quanto oggi stranazzano in tanti, a partire dal solito Matteo Renzi e da una certa lobby di avvocati avezzi a lauti e costanti flussi monetari derivanti dalla mercificazione della “prescrizione”, portano a restare perplessi (per non usare francesismi molto più idonei) difronte all’insorgere di questi soggetti.
E non solo all’insorgere ma, ancor più, difronte alla loro sfacciataggine nel dire, in sostanza: l’annullamento della Prescrizione deve fermarsi. Prendiamoci del tempo per far si che i processi possano procedere veloci per cui l’esistenza o meno della stessa non avrebbe più alcun valore.
Che ci vuole, dicono. Volendo è una cosa che si può fare velocemente senza mettere sotto i piedi secoli di diritto ecc ecc.
Ma si può? Come si fa a non dare ragione a Cuore.
Ma come? Hanno avuto ben un anno a disposizione per fare quanto ora dicono che si potrebbe fare con uno schiocco di dita, e nulla hanno fatto. E questo senza voler ricordare i decenni precedenti.
Ora, oggi, eccoli tutti li, con la faccia alla Cuore, a vendere ancora il solito fumo sulla Riforma del Processo Penale sulla quale, invece e di fatto, hanno dormito per decenni, di sicuro per l’ultimo anno pur sapendo che sarebbe poi entrata in vigore la modifica di Bonafede.
La domanda più che lecita è quindi: se è cosa così veloce e semplice da farsi, perché non l’hanno mai fatta nel corso di decenni, e nemmeno nell’ultimo anno?
Un intero anno (non quindi il breve tempo che ora millantano come sufficiente a fare tutto) concesso proprio per far sì che una modifica del processo penale fosse, nel frattempo, fatta ed invece nulla!
Nulla! Tutti a dormire mentre invece, se avessero operato con seria volontà, avrebbero potuto realizzare quell’utile e da tempo auspicata (a chiacchiere) modifica in modo da farla partire in sincrono con la Prescrizione (come ora millantano di volere).
La realtà è che mai è stata cosa realmente voluta perché casino e lungaggine, con alla fine la prescrizione, faceva, fa, e farà, comodo a “delinquenza” in “camicia bianca” – siano essi stupratori, pedofili, bancarottieri, truffatori et similia purché con portafogli gonfi -, ed avvocati in Mercedes e Ferrari, per cui nulla, ancora una volta, hanno fatto.
Nulla hanno fatto eppure, ancora una volta, eccoli lì oggi tutti a pontificare di diritto, diritti, e quant’altro fa loro comodo utilizzare per alzare un polverone dietro il quale nascondere la loro ignavia, spesso anche inettitudine, in merito ad un qualcosa che fa comodo ai tanti “io sono …” di cui sopra.
Che dire. Che si vergognino e si sforzino, almeno una volta in vita loro, di essere realmente seri e …. lavorare al fare e non solo al blaterare.
Intanto, ad oggi, ecco che Renzi, Italia Viva, sfiducia Bonafede sulla prescrizione dopo aver dormito per anni ed ancor più colpevolmente nell’ultimo.
Tanta improntitudine porta, finalmente, il Premer Conte a dire: “Renzi può andarsene” il che lo incentivano a sparare ancor più alto e ad affermare: se mi cacciano smetterò di mettere la faccia su questo governo.
Ma volesse il cielo dico io! Non sarà mai troppo presto e sarebbe uno spicchio della copertina di Cuore che si sposterebbe lasciando intravedere meglio le facce del Governo.
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