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Ma la pizza napoletana quando è nata? La storia raccontata da Enzo Coccia

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Il maestro piazzaiolo napoletano Enzo Coccia racconta la storia della nascita della pizza napoletana

Il maestro piazzaiolo napoletano Enzo Coccia prova a rispodere alla domanda “Ma la pizza napoletana quando è nata?” Tutti risponderebbero che è nata nella Reggia di Caserta in onore della Regina Margherita l’11 giugno del 1889. Sul suo blog Enzo Coccia, padre fondatore de La Notizia spiega che quel giorno nasceva solo il nome “Margherita”. In quei tempi, la pizza mozzarella e pomodoro non era assolutamente un piatto nuovo. A confermarlo sono i numerosi testi storici dell’ottocento che ne riportano la ricetta. La regina Margherita di Savoia – prima regina d’Italia – cercava di farsi accettare dal popolo napoletano che era ancora molto legato alla dinastia dei Borbone. Così, nel giugno del 1889, convocò nella residenza estiva di Palazzo di Capodimonte il pizzaiolo Raffaele Esposito affinché preparasse la sua famosa pizza. Questa richiesta da parte della Regina fu in realtà un vero e proprio atto politico nella ricerca del consenso da parte dei napoletani.

Ho letto infiniti libri sulla Pizza Napoletana – scrive Enzo Coccia sul suo blog -, e tutti iniziano addirittura dall’Eneide. È risaputo che i popoli che si affacciavano sul Mediterraneo usavano cuocere impasti, lavorati con le mani, nel forno o sotto cenere da cui poi è derivato il termine latino focacius. Altre fonti autorevoli analizzano il termine pizza (la prima comparsa fu nel Codice della Cucina Papale del 990), altre ancora decretano la nascita della pizza napoletana quando vi si aggiunge, al disco di pasta, il pomodoro. Ma anche questa teoria è fuorviante”. “Il pomodoro – prosegue Coccia – esisteva solo fresco, l’unica specie che si conservava naturalmente a grappolo era “il piennolo”, tipico della zona vesuviana. Di fatti lo troviamo anche nelle rappresentazioni del presepe napoletano dell’800. Le prime conserve di pomodoro furono progettate e ideate dall’ingegnere torinese Cirio che nel 1875 installò, nella zona di San Giovanni a Teduccio e a Castellammare di Stabia, le prime fabbriche di pomodoro”. “Per venire a capo di questo quesito – conclude Coccia – dobbiamo fare un semplice ragionamento: la pizza napoletana nasce quando troviamo l’esistenza della bottega del pizzaiolo. Il resto sono solo leggende e fantasie. Un certo signor Giuseppe Sorrentino nel 1792 richiese alle autorità competenti una licenza per cuocere focacce e pizze. Quindi possiamo affermare con certezza che la pizza napoletana nasce quando, al disco di pasta crudo, si aggiunge la farcitura che può essere pecorino, basilico, pesciolini, salame, pomodoro etc”.


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