La nave Ocean Viking, gestita dalla Ong SOS Mediterrané, ha avuto il permesso dalle Autorità marittime italiane. Proteste della Lega.
La nave Ocean Viking, gestita dalla Ong SOS Mediterrané, è da poco giunta nel porto di Augusta comune della provincia di Siracusa, con 373 migranti salvati nelle ultime 48 ore in 3 diverse operazioni nel Canale di Sicilia mentre si trovavano in pericolo a bordo di 4 gommoni nel mare antistante la Libia.
Sos Mediterranee Italia è un’organizzazione marittima e umanitaria sostenuta dalla società civile europea per il soccorso nel Mediterraneo. È anche un network europeo composto da associazioni in Italia, Germania, Francia e Svizzera che supportano le operazioni di soccorso in mare e le attività di testimonianza e sensibilizzazione. La sua azione si fonda sulla mobilitazione di cittadini di diversi Paesi europei, che desiderano manifestare solidarietà nei confronti di persone che, spinte da condizioni disumane e inaccettabili, fuggono attraverso il Mediterraneo, rischiando la propria vita in mare su imbarcazioni precarie.
Dall’inizio delle operazioni, nel 2016, SOS MEDITERRANEE ha soccorso più di 31.000 persone, prima con la nave Aquarius e poi, da luglio 2019, con la Ocean Viking.
“Si accoglie con sollievo l’autorizzazione allo sbarco dal momento che, nelle ultime 48 ore, il meteo è notevolmente peggiorato, rendendo la situazione a bordo molto difficile da sostenere per i sopravvissuti e per l’equipaggio“ si legge in una nota di Sos Mediterranee.
“Dopo giorni di maltempo, all’inizio della settimana scorsa le condizioni al largo della costa libica sono migliorate, il che ha portato a numerose partenze di persone che cercano di attraversare il Mediterraneo centrale su imbarcazioni inaffidabili e sovraffollate – afferma Luisa Albera, coordinatrice dei soccorsi a bordo della Ocean Viking – Ci sono stati segnalati naufragi e respingimenti illegali da parte della guardia costiera libica, mentre la squadra della Ocean Viking, l’unica nave di soccorso civile in mare nell’ultima settimana, era impegnata in intense attività di ricerca e soccorso”.
“Dai sopravvissuti – aggiunge Luisa Albera – abbiamo sentito i racconti raccapriccianti del trattamento disumano che hanno dovuto subire in Libia. Gli ultimi due giorni sono stati estremamente duri per i 373 naufraghi, poiché le condizioni meteorologiche sono peggiorate rapidamente. Sapendo di avere a bordo numerosi neonati e bambini piccoli, che hanno sofferto particolarmente il mal di mare, abbiamo temuto un altro lungo stallo, come già sperimentato in passato”.
“Siamo sollevati per le 373 persone a bordo della nostra nave, ma insistiamo ancora una volta sul fatto che il ritorno a un coordinamento dei soccorsi efficace, prevedibile e a guida statale sia imprescindibile nel Mediterraneo Centrale. Molte vite dipendono da questo. E se la società’ civile sta riempiendo questo vuoto di soccorso, gli Stati membri dell’UE – continua la coordinatrice – devono trovare una soluzione sostenibile per un meccanismo di sbarco rapido e prevedibile, sostenendo gli stati costieri europei come Italia e Malta e lavorando per rispettare il diritto marittimo internazionale sulle nostre coste comuni a Sud”.
span style="font-size: 14pt;">Lo sbarco ha acceso le proteste della Lega
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“Mentre la Sicilia continua a permanere in zona rossa, con un’economia ormai al tracollo- ha detto il capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo e responsabile regionale dei Dipartimenti del Carroccio, Igor Gelarda – il Governo nazionale permette l’attracco di un’altra nave di migranti nell’isola”.
“Dal Governo nazionale, evidentemente non curante della nostra salute – sottolinea il capogruppo comunale leghista di Palermo -, i siciliani si sarebbero aspettati ristori, detassazioni e defiscalizzazioni, in una parola sostegni seri e immediati da parte del Governo Conte, che non sono ancora arrivati. Rossa per i siciliani, resta bianca, invece, per i migranti che potranno, con l’ennesimo provvedimento vergognoso, attraccare qui in Sicilia. Sicilia che sicura non è più neanche per i siciliani, costretti a emigrare sempre più in massa. Questo Governo di incapaci, con queste scelte assurde, rischia di uccidere definitivamente la fragile economia siciliana”.
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