La Ministra ha dichiarato che da venerdì della settimana scorsa a oggi sono “qualche centinaio” le persone partite dal Nord per il Sud.
“Dalle società del trasporto ferroviario nazionale riceviamo le rilevazioni sul numero di coloro che si sono spostati da tutto il nord a tutto il sud negli ultimi due venerdì. Possiamo affermare che non c’è stato nessun esodo, né ieri, né la scorsa settimana, in quanto il numero di persone che da tutto il nord ha raggiunto tutte le destinazioni del sud con i treni è pari a qualche centinaio in totale”. Così la Ministra Pd dei trasporti Paola De Micheli su Facebook “Il governo ha garantito e sta attuando le misure che consentono alle persone di spostarsi esclusivamente per esigenze lavorative inderogabili o per motivi sanitari urgenti e improcrastinabili. Resta quindi forte la raccomandazione di evitare in tutti i modi gli spostamenti non urgenti o vitali. E’ assolutamente da evitare la partenza da una regione all’altra per incontrare familiari o amici che abitano altrove. Questo costituisce un grave pericolo per se stessi e per le persone amate ed è un serio rischio anche per tutti coloro che stanno rispettando le indicazioni, rimanendo a casa”.
Oggi un comunicato della Polfer annotava che “Tutti i passeggeri partiti in treno da Milano e diretti verso le regioni del sud – 438 persone in tutto – sono stati controllati dalla Polizia Ferroviaria sia alla partenza sia una volta a destinazione. I poliziotti hanno verificato in partenza l’identità e le motivazioni del viaggio e tutti hanno dimostrato di avere una giusta motivazione”. A destinazione i viaggiatori sono stati nuovamente controllati ed è stata anche rilevata la temperatura. Per i treni diretti in Sicilia, le verifiche sono scattate a Messina.
E sempre oggi, l’Assessore Regionale siciliano alla salute, Ruggero Razza di centrodestra, venuto a Messina, ha dichiarato “Quello che ci conforta su questi rientri è che se trentamila cittadini hanno voluto registrarsi è perché intendono rispettare le regole. Dopo il 3 aprile vedremo quali sono stati i primi effetti di questo rigore. Le misure di pubblica sicurezza competono allo Stato e il dialogo tra la Regione e lo Stato è molto intenso anche in queste ore. Facciamo appello ai cittadini: chi deve ritornare in Sicilia lo faccia solo se indispensabile. Se non ci sono ragioni di indispensabilità, già ora il decreto del Presidente del consiglio dei ministri obbliga alla permanenza presso il proprio domicilio”.
L’opinione.
C
erto che per chi deve riportare le notizie, come nella fattispecie lo scrivente, è sempre tutto molto chiaro, rispondente e lineare, come d’altra parte tutto in questa Nazione.
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