Il governo approva il Documento di economia e finanza e la manovrina correttiva richiesta dalla Commissione europea. I conti pubblici sono blindati anche se servono ancora 10 miliardi di euro, e nasce il reddito di inclusione per i poveri.
Senza lo sconto dell’Europa manovra da 10 miliardi nel 2018
Passa la linea concordata con l’Ue, ma il governo si aspetta più flessibilità in autunno. Ok alla correzione dei conti da 3 miliardi. Per le privatizzazioni solo 5 miliardi
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ella speranza che alla fine i conti tornino, gli economisti di via XX settembre hanno lievemente alzato la stima di crescita di quest’anno di un decimale, dall’1 all’1,1 per cento. Allo stesso tempo hanno ridotto le previsioni per il 2018 e 2019 all’1 per cento (rispettivamente da 1,3 e 1,2). Nonostante i mal di pancia del Pd, il Documento di economia e finanza conferma l’intenzione di procedere con le privatizzazioni ma riduce le previsioni di introiti: il Def indica proventi nel 2018 per cinque miliardi di euro contro gli otto delle ultime stime. «Troveremo modi e canali, anche originali, per gestire questo aspetto». La soluzione creativa cui fa riferimento Padoan è più che altro un gioco di prestigio: il governo sta studiando la cessione alla Cassa depositi e prestiti di alcune delle quote in suo possesso fra Eni, Enel, Poste e Leonardo. Il piano è stato ribattezzato «Capricorno» e servirà a tenere a bada il mostro del debito: il Def dice che alla fine di quest’anno sarà pari al 132,5 per cento del Pil (appena un decimale in meno del 2016) e scenderà al 131 nel 2018.
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Le difficoltà di dialogo del governo con la sua stessa maggioranza sono emerse plasticamente nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri che ha approvato il Documento di economia e finanza, il Piano nazionale delle riforme e la mini-manovra di correzione dei conti di quest’anno. Al netto dei numeri di Graziano Delrio sul piano degli investimenti – il Def ne promette per 47 miliardi di qui al 2032 – il governo è stato avaro di dettagli. A precisa domanda sull’entità dei tagli aggiuntivi di quest’anno Padoan è stato a dir poco sincero: «Le misure non sono state ancora ben definite, arriveranno nei prossimi giorni». In compenso il comunicato di Palazzo Chigi annuncia – sempre con la manovrina – di attuare «disposizioni per la realizzazione dei mondiali di golf del 2022, le finali di coppa del mondo di sci del 2020 e i mondiali del 2021». Nuove entrate quest’anno arriveranno grazie all’estensione dello split payment (un meccanismo che permette allo Stato di trattenere l’Iva dei suoi fornitori) e dalla rottamazione delle liti fiscali: per aderire ci sarà tempo fino al 30 settembre.
Twitter @alexbarbera
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lastampa/Senza lo sconto dell’Europa manovra da 10 miliardi nel 2018 ALESSANDRO BARBERA
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