Soddisfatto il Ministro dell’Ambiente per l’approvazione alla Camera dei Deputati di una norma per la tutela dei nostri mari, fiumi e laghi e liberarli dai rifiuti.
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è stata approvata oggi alla Camera dei Deputati la legge Salva Mare. Un altro passo importante per la tutela dei nostri mari, fiumi e laghi e liberarli dai rifiuti – così il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulla propria pagina Fb – il 50% del pescato è rifiuto. Ma la cosa incredibile è che i pescatori sono, per un errore normativo, costretti a ributtarli in mare perché valutato come rifiuto speciale. Con questa legge finalmente i pescatori possono portare a riva i rifiuti e smaltirli nelle isole ecologiche. Inoltre sono incentivate le attività di pesca sostenibile, la pesca, per esempio, che usa cassette di legno e non di polistirolo. Ora manca l’ultimo passaggio al Senato e poi sarà legge. Grazie a tutto il lavoro parlamentare che la sta ampliando e migliorando”.
La Camera ha quindi approvato in prima lettura la legge “Salva Mare” con 242 voti a favore e 139 astenuti (Lega, Fi e Fdi). La legge vuole favorire la raccolta dei rifiuti e in particolari della plastica in mare e nelle acque interne (fiumi, laghi ecc), assimilandoli ai rifiuti urbani e prevedendo il riciclaggio delle plastiche raccolte.
La proposta introduce delle disposizioni su quelli che vengono definiti Rap (rifiuti accidentalmente pescati) che devono così essere assimilati a quelli prodotti dalle imbarcazioni. Ogni volta che una nave, quindi, arriva in porto con del materiale recuperato in acqua, questo potrà essere conferito gratuitamente negli appositi centri di raccolta di rifiuti evitando sanzioni.
Esultano anche le associazioni ambientaliste. Il Wwf dice di accogliere con favore l’approvazione del testo: “Grazie al disegno di legge, che ora deve passare all’esame del Senato, i rifiuti accidentalmente pescati in mare (ma anche nei laghi, nei fiumi e nelle lagune) potranno essere conferiti a terra, senza che i pescatori o gli altri operatori economici rischino di incorrere in sanzioni, come avviene attualmente”.
Per coprire i costi della gestione dei rifiuti così raccolti, la legge stabilisce che essi gravino su tutta la comunità nazionale e non solo sui Comuni ove vengono raccolti. In tal senso l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), definirà una componente della tassa sui rifiuti che nelle bollette verrà indicata separatamente dal resto della tariffa.
Santa Sarta
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