La Bastonatura di ViViCentro.it – La caduta degli dei: Empoli e Cremonese costruite a suon di milioni ma relegate nei bassifondi della classifica
La Bastonatura di ViViCentro.it – La caduta degli dei
Per la rubrica “La Bastonatura di ViViCentro.it“, analizziamo il campionato a dir poco fallimentare realizzato finora da due squadre come Empoli e Cremonese che ai nastri di partenza, nelle previsioni di inizio stagione, erano date tra le principali accreditate al salto di categoria senza passare neanche attraverso i playoff e che invece si ritrovano addirittura in piena zona playout.
Tre cambi di allenatore sia per l’Empoli che per la Cremonese non sono bastati a raddrizzare una stagione che sembra quasi del tutto compromessa per entrambe le compagini quando mancano ancora diciassette partite alla fine del campionato di Serie B.
Ad Empoli prima Christian Bucchi, poi Roberto Muzzi che è riuscito nell’impresa di non far segnare neanche un gol alla propria squadra fuori casa in quasi due mesi di campionato e di vincere una sola gara nello stesso periodo, poi Marino che vedremo all’opera dalla prossima giornata di campionato e al quale spetta un compito improbo viste le macerie lasciate dai due precedenti tecnici. Anche a Cremona tre cambi di allenatori: prima Rastelli, poi Marco Baroni e poi il ritorno di Rastelli con una piazza sempre più scontenta dei risultati conseguiti dai grigiorossi.
Il minimo comune denominatore di Empoli e Cremonese è rappresentato dai mercati faraonici fatti dalle due società sia in estate che a gennaio. In Toscana a gennaio addirittura sono arrivati giocatori del calibro di Tutino, Ciciretti, La Mantia, Fiamozzi, Sierralta, Henderson che sarebbero appetiti anche da società di Serie A. A Cremona in estate spesi oltre due milioni di euro per assicurarsi il cartellino di Ceravolo e Ciofani che finora messi insieme non arrivano neanche a cinque reti complessive: la conseguenza più immediata è che la Cremonese resta, tra lo stupore generale, il peggior attacco del campionato (14 gol fatti), anche peggio del Livorno mestamente ultimo in classifica.
Il fallimento di Empoli e Cremonese è la conferma, ove mai ce ne fosse bisogno, che non basta fare mercati faraonici e spendere vagonate di euro per vincere i campionati: molto spesso c’è bisogno anche di un tecnico che sappia valorizzare la rosa a propria disposizione e soprattutto sappia motivare i propri calciatori e creare un gruppo granitico che non si sfaldi subito davanti alle prime avversità. Cosa che ovviamente non è accaduta né ad Empoli e neanche a Cremona come il campo impietosamente ha messo in evidenza in queste prime 21 giornate di campionato.
a cura di Natale Giusti
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