Roma. Le unioni civili dividono un intero Paese. È un tema che colpisce tutti e fa discutere anche gli stessi membri del Governo. I padri costituenti pensarono alla famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. È proprio in base all’ articolo 29 che molti si chiedono quanto possa essere influente questo passaggio in fase di approvazione. Il rischio che Mattarella rispedisca il testo alle Camere c’è e non deve essere sottovalutato. Per ora il Capo dello Stato non si è espresso.
«Il mio ddl è costituzionale e si farà grazie al mio cattivo carattere e grazie alla volontà di tutto il Pd».
span style="font-size: 11pt;">Insomma, Monica Cirinnà corre ai ripari e rassicura chi aveva dubbi. Dimentica l’area democristiana del Partito Democratico, non favorevole alle adozioni. Il percorso è arduo, considerando che al Senato Renzi non gode di ampia maggioranza. Il voto probabilmente sarà a scrutino segreto e potranno esserci sorprese. La Chiesa dirà la propria in piazza il 30 Gennaio con il “Family Day”.
«La piazza fa la piazza, la Chiesa fa la Chiesa e il Parlamento fa il Parlamento, nessuna piazza può ostacolare il Parlamento».
La senatrice Cirinnà pensa che la manifestazione non condizionerà il voto in aula. I cattolici, però, in Italia non sono pochi e ricoprono una fetta consistente dell’ elettorato passivo. Una piazza non può ostacolare il Parlamento, ma è la piazza che lo elegge.
Emilio D’Averio
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