Kaos, il cane eroe del terremoto in Umbria forse morto per infarto e non avvelenato
Ci sono degli aggiornamenti sulla vicenda che ha sconvolto ed indignato tutta l’Italia. A distanza di qualche giorno girano altre voci sul caso Kaos.
Come riporta “Il Messaggero”, se qualcuno ha deciso di avvelenarlo, lo ha fatto in maniera mirata, con un solo boccone avvelenato. È quanto è emerso dai rilievi effettuati dalle unità cinofile anti-veleno dei carabinieri forestali di Assergi.
Ai rilievi ha partecipato anche un cane. Si tratta di Kenia, un pastore belga malinois, che ha battuto in lungo e in largo la zona dell’abitazione del padrone di Kaos, Fabiano Ettorre, soffermandosi nei punti dove Kaos aveva vomitato.
Quindi emergono altre ipotesi. O si sarebbe trattato di un avvelenamento mirato, oppure di un malore, una patologia acuta, cardiaca o di altra natura.
L’autopsia effettuata su Kaos, rileva che il cane eroe sarebbe morto a causa di un infarto in quanto affetto, appunto, da una grave patologia cardiaca.
Ma il padrone non ci sta. Infatti Ettorre, sempre come riporta “Il Messaggero”, dice molto indignato che vogliono mettere tutto a tecere.
Se questa è la cruda realtà che Kaos sia morto di infarto, anche se con molto dolore per la dipartita di un eroe, almeno possiamo dire che non è stata la mano dell’uomo a mettere fine alla vita di Kaos, ma la dura legge della natura.
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