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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, Magnus Troest: È sempre emozionante giocare al Menti

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Intervista esclusiva a Magnus Troest difensore della Juve Stabia

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a Juve Stabia si prepara per il primo appuntamento del 2019 contro la Viterbese. Agli ordini di Mister Fabio Caserta i calciatori stanno sudando le proverbiali sette camice per mettere benzina nelle gambe utile per la seconda parte di stagione. Dopo la sosta invernale abbiamo raggiunto, grazie alla preziosa disponibilità e collaborazione dell’ufficio stampa della Juve Stabia, Magnus Troest difensore delle Vespe.

I tifosi ti adorano, tanto da averti soprannominato Vichingo. Hai la sensazione di essere diventato in breve tempo un leader in campo e fuori?

Non mi vedo come un leader. Non sono il tipo che parla tanto, ma in campo provo sempre a fare il mio dovere, dando  il massimo;

Tutti parlano di un girone d’andata da record, con la difesa della Juve Stabia che è la meno battuta tra tutti i campionati professionistici europei. Quanta soddisfazione provi, da difensore, a commentare queste statistiche?

Ovviamente è un grande soddisfazione per un difensore quando la squadra subisce pochi gol, ma bisogna anche ricordare che la squadra ha anche fatto tanti gol;

Tra le squadre incontrate nel girone d’andata qual è quella che ti ha impressionato di più?

Direi il Trapani;

Chi secondo te, escludendo la Juve Stabia, saranno le pretendenti al salto di categoria?

Catania, Catanzaro e Trapani;

L’attaccante che ti ha messo più in difficoltà?

Gli attaccanti del Trapani sono quelli che probabilmente ci hanno creato maggiori difficoltà;

Ti trovi a giocare, come posizione in campo, tra Lino Marzorati e Nicholas Allievi, qual è il rapporto con loro due?

Ho un ottimo rapporto entrambi. Marzorati è il mio compagno di stanza, ed anche con Allievi ho un buon rapporto;

Aktaou ha deciso di lasciare la Juve Stabia per scarso ambientamento dovuto principalmente alla difficoltà di comunicare con voi. Cosa pensi della sua decisione?

Mi dispiace che abbia deciso di andare via visto che è un ottimo giocatore ed anche un buon compagno di squadra, capace di far gruppo mantenendo alto l’entusiasmo. Però rispetto la sua decisione. Se non stava bene è giusto che sia andato via;

Come sono stati per te i primi anni in Italia, e chi o cosa ti ha aiutato ad ambientarti?

Non sono stati facili. Non è facile arrivare in un paese dove non conosci la lingua. Mi ha aiutato tantissimo partecipare agli incontri di calcio e poi ovviamente imparare la lingua;

Nei festeggiamenti post gara sei spesso tra i più scatenati. Che emozioni ti provocano i cori dei tifosi delle vespe e la Geyeser Sound, che da nordico conosci bene?

È sempre una bella emozione giocare al Menti, ed abbiamo sempre un grande sostegno da parte del pubblico. L’emozione diventa ancora più grande quando vinciamo ed andiamo a festeggiare sotto la curva;

Cosa ti aspetti per questa ripresa del campionato? Quali saranno le insidie per la Juve Stabia?

Mi aspetto una seconda parte ancora più dura e difficile, dove tutti daranno qualcosa in più contro di noi. Il nostro obiettivo è mantenere alta l’attenzione, stando, come si suol dire, “sempre sul pezzo” cercando di sbagliare il meno possibile.

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