L
a Juve Stabia procede senza intoppi nella sua preparazione verso il ritorno in Serie B. Una settimana al rientro dei ragazzi di Fabio Caserta a Castellammare, dove proseguiranno gli allenamenti in attesa del primo impegno ufficiale della stagione, l’undici agosto in Coppa Italia. A scandire le giornate di avvicinamento a quella data, tra i tanti, vi è Giuseppe Torromino. Anche nella prima amichevole stagionale, contro la Fidelis Andria, l’ex Lecce non solo ha timbrato il cartellino, aggiungendo al referto personale anche un assist, ma ha mostrato segnali più che positivi.
Il verde quindi si candida ad essere il colore copertina del nuovo corso stabiese in cadetteria. Verde come lo scintillante terreno di gioco del Menti, sempre più circondato da un impianto impeccabile; verde come la linea giovane voluta dalla società accanto ai senatori esperti; verde come il colore della speranza; verde soprattutto come Hulk.
Torromino, infatti, dopo i primi sei mesi alla Juve Stabia durante i quali la trasformazione non è riuscita, punta a diventare Hulk, come il rabbioso super eroe che da sempre ne accompagna la carriera. Più che comprensibili le difficoltà avute dal 25 da gennaio in poi; catapultato in pochi giorni dal Lecce alle Vespe, Torromino, a corto di condizioni fisica non è riuscito a spaccare, letteralmente, le gare dei gialloblu. Lo ha ammesso ai nostri microfoni lo stesso Fabio Caserta, fiducioso nel ritrovare proprio in Serie B il calciatore dominante visto a Lecce e prima ancora a Crotone. Del resto “Hulk” Torromino ha sempre fatto la differenza grazie alla sua forza fisica, miscelata ad ottime qualità tecniche che gli consentono di giocare da esterno come da punta centrale. 35 le reti messe a segno dal calciatore nelle ultime quattro stagioni in cui ha giocato con continuità a Grosseto, Crotone e Lecce.
Tra l’altro, a portare fortuna a Torromino potrebbe essere il confronto con un grande attaccante stabiese del recente passato, Tomas Danilevicius. Durante la prima stagione, anche quella del ritorno in B ma dopo 60 anni, alle Vespe, la punta lituana ebbe difficoltà in zona gol, pur senza far mai mancare il suo apporto alla squadra, tanto che Braglia ammise “Da lui negli ultimi 20 metri ci aspettavamo di più”. Nella stagione successiva, interrotta a gennaio con il non felice passaggio al Latina, Danilevicius ritrovò la vena di bomber ed con essa il ruolo di trascinatore della squadra. Quello che l’ambiente stabiese auspica di vedere con Torromino, in ombra nella prima parte di esperienza gialloblu ma, si spera, determinante nel campionato susseguente.
Dal verde speranza al verde Hulk: la Juve Stabia è pronta a scatenare la rabbia del suo super eroe.
Raffaele Izzo