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Castellammare di Stabia

Juve Stabia – tornare al Menti per scalare anche un’altra classifica…

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a lontananza dal Romeo Menti è stata il tallone d’Achille dell’inizio di stagione della Juve Stabia, costretta ad emigrare al Pinto di Caserta per disputare le proprie partite casalinghe. Era inevitabile che il non poter contare sul proprio impianto, incidesse sui risultati delle Vespe; ultimo a confermare questo trend il difensore Redolfi, il quale, ai nostri microfoni, ha confessato come anche le gare di Caserta sembrino partite esterne più che casalinghe.

Prima di lui, il D.G. Clemente Filippi aveva dato al Pungiglione Stabiese un ultimatum a chi di dovere: è l’ultima chiamata, col Rende è imprescindibile tornare a giocare al Romeo Menti; sul nuovo, e si spera presto disponibile, manto erboso si giocano le carte salvezza (e forse qualcosa in più) della Juve Stabia. In tal senso la doppietta esterna siciliana aiuta le Vespe, consentendo agli operai a lavoro di avere più tempo prima della prossima gara casalinga.

In questo contesto va a porsi la statistica sugli spettatori delle gare interne delle squadre di Serie C. Solo considerando il proprio girone, la Juve Stabia è mestamente penultima, con una media di poco superiore ai 600 spettatori per match. Allargando lo sguardo anche agli altri giorni, i gialloblù guadagnano posizioni ma anche grazie a tifoserie meno “calde” presenti nel gironi A e B. Certamente il dato è fortemente influenzato dall’indisponibilità del Menti, ma resta comunque una statistica che fa riflettere.

Se poco di più ci si poteva attendere, in termini di presenze allo stadio, nelle gare giocate a Caserta, conta allora sperare che gli inconvenienti vissuti possano dare la spinta per il futuro. L’astinenza obbligata tra squadra e tifosi, che tanto è stata condizionante in queste settimane, una volta terminata, può e deve rappresentare la molla che possa far svoltare il campionato della Juve Stabia.
Con il Menti che tornerà a disposizione, i tifosi (si spera) potranno finalmente riabbracciare appieno la propria squadra, magari ancor più vogliosi di riempire le proprie gradinate alla luce del lungo esilio della Juve Stabia. La squadra, dal canto proprio, potrà finalmente beneficiare del ruggito vero della propria torcida.

I “vecchi” hanno confessato come manchi la spinta del Menti ed il boato dei tifosi ed i “nuovi” non hanno nascosto di avere una voglia irrefrenabile di scoprire di cosa l’impianto stabiese è capace. Con queste premesse, puntare a vedere una squadra coraggiosa, agguerrita ed affamata come non mai nel proprio stadio gialloblù non è un’utopia.

Tornare al Menti per scalare la classifica più importante, quella dei punti, ma anche quella secondaria, ma che ora fa storcere il naso, dei dati sull’affluenza delle gare interne. Il balzo in una graduatoria non potrà che riflettersi anche nell’altra. Le Vespe non vedono l’ora di tornare nel proprio alveare.

Raffaele Izzo


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