Per la nostra rubrica il Podio e il Contropodio vi parliamo della vittoria della Juve Stabia contro il Taranto, con le Vespe che chiudono la gara sul 2-1
L’analisi espressa nel nostro podio e contropodio su Juve Stabia – Taranto racconta della quarta vittoria consecutiva conquistata dalle Vespe.La Juve Stabia approfitta del passo falso del Benevento, bloccato in casa dal Messina, e allontana la squadra di Auteri grazie al successo di misura, ma meritato, sul Taranto di Capuano.
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Al Menti i ragazzi del duo Pagliuca/Tarantino stendono i pugliesi con l’uno-due micidiale di Adorante.Solo parziale la risposta finale dell’ex Simeri.
PODIO DI JUVE STABIA – TARANTO (2-1)
Medaglia d’oro:
Ad Andrea Adorante, che raggiunge la doppia cifra gialloblu.
Gol numero 9 e 10 con la Juve Stabia per l’attaccante arrivato dalla Triestina, che in poche settimane ha ribaltato la fase offensiva della squadra di Pagliuca.L’arma letale con la maglia numero 9 mette in discesa la gara in apertura di secondo tempo, sfoggiando tutto il suo repertorio: prima zampata da opportunista e poi stacco di testa, colpo forte della casa, per far prendere il volo alle vespe.
Se a lui va un voto altissimo, lode meritatissima per chi invece lo ha scelto e portato a gennaio a Castellammare.
Medaglia d’argento:
A Davide Buglio, a tratti inesauribile nel suo moto perpetuo.Quel numero 8 misto al baricentro basso lascerebbe presagire peculiarità da “semplice” mediano; l’ex Siena è invece un centrocampista completo (non a caso re degli assist) capace di fare sempre la cosa giusta nei tempi giusti per la Juve Stabia.
Gestisce palla con sagacia, dribbla e strappa in profondità rompendo le linee del Taranto.Nella ripresa è stoico quando il gioco si fa duro e il Taranto tenta il tutto per tutto.
Con Leone sì completa alla perfezione, come il cacio sui maccheroni.
Medaglia di bronzo:
A Daniele Mignanelli, ingiocabile in qualsiasi posizione.A sorpresa il capitano emigra ad inizio gara sulla fascia destra, dove affianca Candellone e Adorante nella linea offensiva.
Stravolgimento tattico che non intacca la qualità di gioco del 19, bravo anche col destro a penellare verso l’area di rigore.Nella ripresa torna a “casa”, nel ruolo di terzino mancino, capitalizzando cross e chilometri macinati.
Dal suo sinistro da fermo parte il pallone che Adorante spinge in rete come dalla suola fascia al braccio partono la passione e la grinta trasmesse a tutti i compagni.
CONTROPODIO
…agli spalti tristemente vuoti, perché la prestazione della Juve Stabia, tutta cuore, ardore e qualità, avrebbe meritato uno stadio ruggente di passione.Lo stesso amore che i tifosi non hanno fatto mancare all’esterno dello stadio, festeggiando con i propri beniamini a fine gara.