Juve Stabia-Rende, Valter Leone: “Il punto forte dei biancorossi è la compattezza del gruppo. Attenzione a Laaribi”

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Sabato 28 ottobre le Vespe finalmente faranno ritorno al Romeo Menti contro il Rende e a rendere storica la giornata sarà la cerimonia per la nuova tribuna dedicata a Roberto Fiore.

Ma pensando alla gara, cosa è utile sapere del Rende? Cosa bisogna aspettarsi dai biancorossi di Trocini? A fare il punto sulla squadra calabrese ci ha pensato il giornalista della Gazzetta dello Sport Valter Leone, ieri ospite al programma sportivo “Il Pungiglione Stabiese”.
Questa la sua analisi:

“Il Rende è l’esempio di come andrebbe gestita la realtà calcistica nel professionismo. La società ha puntato molto su un gruppo giovane che aveva già fatto bene in serie D. Sono state inserite alcune pedine nuove come Ricciardo, attaccante infortunato in questo periodo, e Pambianchi, giocatore con esperienza. Per il resto si è puntato sulla continuità, senza fare spese folli.

Trocini è un allenatore che conosce molto bene l’ambiente, ha chiuso anche la sua carriera da calciatore qui a Rende, ed è sulla panchina biancorossa da diverse stagioni. I risultati che la squadra sta ottenendo, dimostrano che la politica societaria è quella giusta.

La piazza del Rende non ha mai brillato per presenze importanti, forse anche per la vicinanza con il Cosenza che attira più pubblico.

La squadra ora ha 14 punti in classifica e sono quelli che merita. Ha cominciato con 2 vittorie consecutive, tra cui quella nel derby con la Reggina e la vittoria fuori casa con l’Agrigento. Poi ci sono state 3 sconfitte di fila, di cui 2 al Lorenzon. Ma il turno di riposo ha fatto bene all’organico, perché si è ripreso dal black out vincendo il derby con il Catanzaro e la scorsa partita contro la Paganese. Tutto sommato il team sta rispettando in pieno gli obiettivi della società.

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Il punto di forza del Rende è il gruppo, perché ci sono tanti giovani ed è una squadra compatta. Si gioca con il 3-5-2, modulo che sta funzionando. Il giocatore che potrebbe dare più fastidio alla Juve Stabia è il centrocampista italo-marocchino Laaribi: classe ’93, piccolino di statura ma con una forte personalità, capace di aggredire l’avversario, recuperare tantissime palle e far ripartire la squadra. In difesa si distingue Sansone.

L’11 che potremmo vedere a Castellammare è: Boscaglia e Rossini al centrocampo, magari anche con l’ex Monopoli Domenico Franco. Inoltre, potrebbe ritornare dal primo minuto Gigliotti, reduce da un infortuno, che può fare sia l’esterno che la mezzala destra. In avanti si prosegue con il tandem Actis Goretta, Vivacqua perché Ricciardo pare che non sia ancora pronto a giocare”.

A cura di Luisa Di Capua


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