Juve Stabia vittoriosa sul campo della Virtus Francavilla, dove è decisiva la rete allo scadere di Francesco Orlando
PODIO
Medaglia d’oro: a Francesco Orlando, che timbra la vittoria della Juve Stabia. Torna protagonista l’esterno pugliese, per l’occasione schierato a sostegno delle due punte, dopo l’investitura della vigila ricevuta da Padalino, che aveva svelato come per lui un posto in squadra difficilmente sarebbe mancato. Sempre nel vivo del gioco e imprevedibile per le sue sortite su tutto il fronte offensivo, Orlando non cala quando la gara è vicina alla fine ed anzi trova la forza per incornare in rete, non certo la specialità del repertorio, il cross di Fantacci.
Medaglia d’argento: ad Erasmo Mulè, definitivamente diventato nuovo protagonista della difesa della Juve Stabia. Gli addii di Allievi e Codromaz, uniti alla fiducia di Padalino, hanno spalancato le porte del posto fisso a Mulè, che invece fino a qualche settimana fa pareva destinato all’addio. Un cambio di rotta del destino che ha fatto la fortuna del ragazzo di proprietà della Juventus, sempre più a suo agio alla destra di Troest. Pulito ed elegante negli interventi, si candida ad essere uno dei protagonisti del girone di ritorno stabiese.
Medaglia di bronzo: a Danilo Russo, una solida realtà della storia recente della Juve Stabia. Il carattere mite e l’ormai consolidata esperienza portano Russo a partire spesso alle spalle dei titolari dei pali, salvo poi prenderne il posto per questioni di mercato o meritate scelte tecniche. Come con Branduani è successo anche con Tomei, con il portiere stabiese bravo a raccogliere l’eredità del suo predecessore: puntuale in uscita, bravo a dare tranquillità alla difesa e decisivo per salvare la vittoria all’ultima azione di gioco.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Jacopo Scaccabarozzi, esclusivamente per la facile palla gol sprecata nel primo tempo. Solita prova generosa e di quantità per l’ex Vibonese, cui Padalino si affida senza patemi anche nella posizione di Garattoni, in attesa del rientro a pieno regime del terzino destro; pesa nella prestazione dell’8 della Juve Stabia il sinistro “strozzato” e messo fuori da pochi passi nel primo tempo.
Medaglia d’argento: ad Alberto Rizzo, che si vede poco in fase di spinta. La scelta tattica di affidarsi al trequartista, rivelatasi vincente, penalizza un po’ Rizzo, che ovviamente è meno protagonista del gioco stabiese. Al di là della minor presenza nella gara, positivo il match del terzino.
Medaglia di bronzo: ad Andrea Vallocchia, che non si esibisce nelle sgroppate poderose cui ha abituato Padalino. Per il suo modo di giocare, particolarmente fisico e dispendioso, il centrocampista ex Olbia inevitabilmente ha in alcune occasioni bisogno di rifiatare come a Francavilla. Il suo apporto resta importante per gli equilibri della squadra.