Al termine della stagione 2022-2023 disputata dalla Juve Stabia, come per le pagelle, proviamo a stilare il nostro podio (i migliori) e il nostro contropodio (i peggiori). Ricordiamo che la stagione appena conclusa ha regalato pochissime emozioni ai tifosi e tantissime delusioni. Lo specchio della stagione può essere sintetizzato nella partita play off in cui le Vespe sono state eliminate dal Cerignola che ha passeggiato per 90 minuti.
Come si potrà ben notare dalla lettura degli stessi non abbiamo voluto essere troppo selettivi e particolareggiati nelle nostre valutazioni. Le valutazioni sono più generiche e frutto di una valutazione su gruppi che hanno interagito durante la stagione in tutte le fasi della stessa. Abbiamo fatto un’eccezione solo per Colucci esaltato nelle nostre valutazioni perchè 33 punti non si fanno per caso!
Punti Chiave Articolo
Durante la stagione ci sono stati momenti positivi, in cui a dispetto di un gioco sempre poco appariscente ed emozionante sono arrivati i risultati (soprattutto sotto la gestione Colucci). I momenti negativi, che capitano a tutti, oltre a non vedere un bel gioco è stato caratterizzato da una carenza di risultati da horror (sotto la gestione Pochesci).
Sul finire della stagione poi la paura di una possibile retrocessione (remota ma possibile) ha spinto tutto l’ambiente a compattarsi per ottenere dei risultati discreti ma utili alla permanenza in serie C e per una qualificazione ai play off davvero miracolosa.
PODIO
Medaglia d’oro:
A Leonardo Colucci, il più grande artefice della salvezza della Juve Stabia. Se il team gialloblu è riuscito, con non poche difficoltà, a conquistare la salvezza, il merito è in larga parte del tecnico nativo di Cerignola, capace di mettere quasi tutto il “fieno” necessario nella cascina gialloblu in appena metà stagione.
Colucci è riuscito a costruire una squadra che faceva della compattezza e dell’organizzazione le sue armi migliori, in grado di giocarsela alla pari contro qualsiasi avversario.
Intuizioni e consapevolezze che hanno a lungo stabilizzato la Juve Stabia al quarto posto in classifica, posizione nettamente superiore a quella che le effettive doti tecniche della squadra potevano garantire.
Tacciato di essere allenatore difensivista e poco coraggioso, Colucci è stato sacrificato in nome del gioco spumeggiante ed offensivo, la cui ricerca ha portato risultati sportivamente disastrosi.
Al di là della maggiore diplomazia reciproca che avrebbero potuto avere tecnico e dirigenza, così da concludere insieme la stagione nell’interesse comune, all’allenatore pugliese vanno riconosciuti indubbi meriti.
Medaglia d’argento:
Alla tifoseria stabiese, che ha mostrato passione e maturità nell’arco di tutto il campionato. Spesso, giustamente, si dice che Castellammare è abituata ad una vetrina sportivo di prim’ordine, soprattutto in Serie C.
Questo “pedigree” e le relative ambizioni non hanno però impedito alla tifoseria tutta di sostenere la squadra in una stagione complessa, divenuta difficilissima nel 2023.
Il pubblico di Castellammare non ha mai fatto mancare il proprio supporto a squadra e società, confrontandosi con entrambe sempre con rispetto e senza mai andare sopra le righe.
Condotta da rimarcare, che ha trovato la propria esaltazione nella trasferta di Cerignola, dove ben 400 tifosi hanno seguito la Juve Stabia, sostenendola prescindendo dalla prestazione e dal risultato finale.
Medaglia di bronzo:
Alla squadra per quanto fatto, soprattutto nella prima parte di stagione. Come detto, i valori reali dell’organico gialloblu non rispecchiavano il quarto posto a lungo tenuto saldo in classifica dalla Juve Stabia. Gran parte del merito va, oltre che a Colucci, alla squadra, che ha figurato bene, oltre le aspettative, nel girone di andata. Discorso diametralmente opposto per il girone di ritorno, dove i calciatori hanno inevitabilmente risentito del marasma tecnico che ha caratterizzato le vicende stabiesi. Spicca come uomo copertina, Davide Barosi, capace con i suoi interventi di essere decisivo quanto il più prolifico degli attaccanti. Il futuro, anche più del presente, è tutto dalla sua parte.
CONTROPODIO JUVE STABIA
Medaglia d’oro:
Alla gestione del momento più delicato della stagione. Senza dilungarci ancora sulla separazione tra la Juve Stabia e Colucci, i vertici societari nel momento in cui occorrevano freddezza e lucidità hanno compiuto la scelta più rischiosa possibile, avallando considerazioni tecniche da subito parse tutt’altro che ponderate. Scelta rivelatasi platealmente sbagliata ma definita ugualmente “la migliore possibile”, salvo poi essere annullata pochi giorni dopo con il ritorno di Novellino. Stesse dinamiche che hanno portato ad un costante scarico di responsabilità tra componenti della società circa la gestione del mercato estivo ed invernale ed a tanti annunci di iniziative e progetti rimasti solo sulla carta.
Medaglia d’argento:
Ai calciatori che avrebbero dovuto far fare il salto di qualità alla Juve Stabia, mai realmente determinanti. Gerbo, Ricci, Zigoni, Santos, sono solo alcuni degli elementi cui la Juve Stabia si è aggrappata nei momenti difficili senza però trovare alcun sostegno. Difficile trovare i motivi di un rendimento così poco soddisfacente da parte di calciatori di rilievo ma è chiaro che le scelte del club, soprattutto con loro, in sede di mercato si sono rivelate deludenti.
Medaglia di bronzo:
Alla prestazione di Cerignola che ha chiuso la stagione della Juve Stabia nel peggiore dei modi. Se dal punto di vista del tifo, i colori gialloblu hanno brillato, lo stesso non si può dire del campo, dove i calciatori stabiesi hanno offerto forse la peggiore prestazione stagionale, in quella che doveva essere la gara più importante. Nessun mordente, nessun ardore, nessuna idea tattica, nessuna iniziativa tecnica: un pessimo modo di entrare e rapidamente salutare i playoff.