Juve Stabia, tante forse troppe le critiche nel post-derby interno perso con la Turris. Ma resta l’ottima partenza lanciata delle Vespe che negli ultimi 20 anni solo due volte hanno fatto registrare almeno 9 punti dopo le prime 4 giornate di campionato.
LE TROPPE CRITICHE DOPO IL DERBY PERSO DALLA JUVE STABIA CON LA TURRIS E I DUE PRECEDENTI CHE FANNO BEN SPERARE.
Troppe le critiche ricevute da mister Colucci e dai suoi ragazzi all’indomani della sconfitta con la Turris per 0-2. Critiche che non hanno tenuto conto del fatto che alla fine la differenza tra le due squadre soprattutto nel secondo tempo l’ha fatta la diversa profondità delle due rose con la squadra corallina probabilmente costruita con obiettivi diversi da quelli della Juve Stabia. Basti pensare al tridente corallino, formato da giocatori del calibro di Giannone, Leonetti e Maniero con il subentrante Santaniello che sarebbe titolare probabilmente in quasi tutte le squadre del Girone C di Serie C.
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noltre in quella gara le Vespe mancavano del miglior Silipo, giocatore giovanissimo che già col Palermo ha fatto benissimo e la cui tecnica superiore alla media abbiamo potuto apprezzare nel gran gol siglato domenica scorsa contro il Monopoli, comunque accreditato per un campionato di altissima classifica. Inoltre nella gara con la Turris la Juve Stabia ha avuto un blackout solo nei primi 20 minuti del secondo tempo decisivi per passare in svantaggio e poi l’espulsione di Tonucci ha fatto il resto.
A prescindere dal derby interno perso con la Turris comunque l’inizio campionato della Juve Stabia è di prim’ordine ed ha pochi eguali nella storia della Juve Stabia negli ultimi 20 anni. A conferma che Colucci, vero valore aggiunto di questa squadra, ha messo in campo una squadra molto compatta ed equilibrata, ispirata ad un 4-3-3 che molto spesso nel corso della gara nella fase di non possesso diventa un 4-1-4-1. Una squadra molto stretta tra i vari reparti che difficilmente si allunga in campo concedendo spazi agli avversari.
Anche così si spiegano i successi a Pontedera contro il Monterosi e in casa contro il Monopoli, con entrambe le squadra che erano in un buon momento e con il Monopoli accreditato un po’ da tutti come squadra che può dare filo da torcere a tutte le big di questo campionato.
Negli ultimi 20 anni la Juve Stabia solo in due circostanze aveva avuto una partenza in campionato così lanciata.
Nella stagione 2018-2019 (quella dell’ultima promozione in Serie B), la Juve Stabia inanellò sette vittorie consecutive fermandosi parzialmente solo all’ottava giornata col pareggio 1-1 a Reggio Calabria. Nelle prime 4 giornate il cammino fu di una vittoria per 0-3 a Siracusa, vittoria interne prima 4-0 contro la Viterbese e con lo stesso punteggio contro il Potenza, 1-3 a Pagani alla quarta, per 12 punti complessivi nelle prime 4 di campionato.
L’altro precedente, più simile a quello attuale, parla di 3 vittorie e una sconfitta nelle prime 4 giornate di campionato. Ci riferiamo alla stagione 2016-2017 con mister Gaetano Fontana alla guida tecnica. In quel caso le Vespe persero alla prima giornata a Catania per 3-1, poi vinsero la gara interna col Melfi (4-0), alla terza giornata vittoria esterna a Monopoli per 0-1 e alla quarta vittoria fra le mura amiche col Messina per 2-1. Se la Juve Stabia vincesse anche contro la Viterbese sabato prossimo eguaglierebbe proprio il risultato iniziale di quella squadra che nel 2016 vincendo in casa con la Vibonese per 2-0 conquistò 12 punti nelle prime cinque giornate di campionato.
Precedenti molto positivi che non devono però ingenerare false illusioni. La Juve Stabia resta una squadra creata per fare un campionato dignitoso e recitare un po’ il ruolo di guastafeste in questo campionato viaggiando a fari spenti in quello che più volte la società ha definito un vero e proprio anno zero di ripartenza dopo il buon esito della ristrutturazione del debito avvenuta in estate. Ma chi ben comincia, è sempre alla metà dell’opera, anche in questioni strettamente calcistiche.