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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, pareggio spettacolare a Catanzaro. Il Podio Gialloblu.

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Juve Stabia convincente sul campo del Catanzaro. I calabresi scappano due volte ma gli stabiesi raggiungono meritatamente per due volte il pari.

PODIO

Medaglia d’oro: a Francesco Orlando che, sbloccatosi sotto porta, non si ferma più. Seconda rete consecutiva per l’esterno della Juve Stabia, la cui serpentina raddrizza la gara delle Vespe. Ancora una performance da voti altissimi per l’ex Sambenedettese, di cui colpisce la capacità di saltare sistematicamente l’avversario mista alla freddezza sotto porta. Nonostante i giri del suo motore siano sempre alti, Orlando raramente perde di lucidità, migliorando anzi la sua prestazione minuto dopo minuto. Preziosa la rasoiata con cui fulmina Branduani.

Medaglia d’argento: a Francesco Ripa, che con il suo ingresso capovolge le sorti della gara. La nuova vita stabiese della punta di Battipaglia può definirsi “alla Altafini”, proprio per l’incidenza con cui il 18 della Juve Stabia sta mostrando di avere a gara in corso. Pochi minuti a sua disposizione, per ora, ma tanto cuore negli scampoli di campo di Ripa, cui Padalino pare riconoscere ampia libertà alla luce della enorme esperienza del calciatore. Nelle due reti delle Vespe ci sono le intuizioni ed il coraggio di Spider, che serve di prima a Orlando il filtrante per il primo pareggio e, quando la sconfitta pareva ipotesi più che concreta, ruba palla a Pinna innescando la combinazione che porta a Golfo la rete del definitivo 2-2.

Medaglia di bronzo: ad Alessandro Garattoni, che torna padrone della fascia destra della retroguardia. Scontata la gara di stop per squalifica, l’ex Imolese riprende il proprio posto sulla destra sgommando per tutti i 90 minuti e premendo con forza sull’acceleratore. Ottime le ormai consuete discese di Garattoni verso il fondo, come altrettanto precisi sono i cross che il 5 regala ai suoi attaccanti. Merita menzione anche l’altro terzino, capitan Allievi, che funge quasi da regista arretrato, e decentrato, sventagliando bene i precisi lanci lunghi che invece non partono dal centrocampo.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Niccolò Romero, che incappa nella giornata più nera da quando veste il gialloblu. Performance brutta e sfortunata per l’ariete della Juve Stabia, che regala a Branduani il rigore del possibile vantaggio (ci capirà il buon ex Paolo, ma si tratta di rigore fallito più che parato) e che, suo malgrado, inzucca in maniera sfortunata nella propria porta la debole punizione di Corapi. Romero si riscatta parzialmente nel finale, quando mette il piede in entrambe le azioni delle reti stabiesi, mostrando la consueta generosità anche in una giornata parecchio storta.

Medaglia d’argento: alla linea centrale composta da Magnus Troest e Roberto Codromaz. Gara sostanzialmente solida per i due biondi difensori, che però si fanno beffare in modo ingenuo e sorprendente da Riccardi, anche lui di professione difensore, nel secondo vantaggio calabrese. Il difensore del Catanzaro si gira nonostante la presenza di Codromaz e Troest, bucando Tomei che probabilmente non si aspettava nemmeno la conclusione. Partita sufficiente nel complesso ma macchiata da una disattenzione pesante.

Medaglia di bronzo: ad Andrea Bovo, che a centrocampo si vede davvero poco, Affiancato da Vallocchia in versione moto perpetuo e da Berardocco in giornata positiva, l’ex Reggiana e Francavilla è il meno in palla della linea mediana campana, non incidendo né in fase di costruzione né di interdizione.

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