La nostra analisi dopo Catania – Juve Stabia
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i sono volute 31 giornate di campionato per vedere la Juve Stabia uscire dal terreno di gioco senza punti. A Catania, infatti, arriva la prima sconfitta dell’incredibile campionato delle Vespe, attesa come la pioggia nel deserto da quasi tutte le compagini, che però al Massimino mostrano i muscoli, per nulla ridimensionate al triplice fischio.
La vittoria degli uomini di Novellino è firmata dal calcio di rigore di Lodi, trasformato dopo dieci minuti di gioco. Lasciando le immagini a chi vuole farsi un’idea più chiara, qualora ce ne fosse bisogno, dell’episodio che ha deciso il match, il paradosso della giornata va ripescato nella gara di andata. Lo stesso Sig. Sozza, a proposito non si è mai visto che lo stesso direttore di gara arbitri gara di andata e ritorno, che il 17 novembre scorso non aveva concesso due rigore platealmente netti su Paponi (rialzatosi addirittura senza maglia dopo un contrasto con l’avversario), ieri ha indicato il dischetto a seguito di un contatto tutt’altro che nitido, dopo tre secondi di indecisione, trovandosi ad oltre 30 metri dall’azione.
Avendo messo da parte, si spera per tutto il resto della stagione, il capitolo arbitri, al netto dell’indecisione di Marzorati, è innegabile come la Juve Stabia a Catania abbia fatto la voce grossa. Nel vecchio Cibali è andata in scena una delle migliori performance della stagione stabiese, con i ragazzi di Caserta a concedere solo due lampi a Marotta e sfiorando invece la rete con quattro nitide occasioni (tre per Canotto ed una per Carlini). Al di là delle occasioni da rete, si è rivista la Juve Stabia che ha tenuto il campo con autorevolezza e personalità: le stesse qualità già intraviste nei match caparbi con Reggina e Cavese.
Allargando lo sguardo, il primo passaggio a vuoto della Juve Stabia arriva in una giornata positiva, con Trapani e Catanzaro pure sconfitte nonostante gli impegni, sempre sulla carta, più abbordabili (Virtus Francavilla – Trapani 4 – 1 e Rieti – Catanzaro 1 – 0). Dunque, ad una giornata in meno dalla fine restano invariate le distanze con la squadra di Italiano e con quella di Auteri, che pare aver spento la luce dopo il maldestro cucchiaio di Giannone al Menti. Ovviamente si avvicina il Catania, che però (come il Trapani) ha già beneficiato dei tre punti a tavolino di Matera, dovendo ancora riposare e recuperare la gara con la Viterbese. Quindi delle prime tre (Juve Stabia, Trapani, Catania) solo le Vespe ancora non hanno ricevuto il +3 a tavolino, che sarà “accreditato” solo alla penultima giornata.
Dunque, la giornata di ieri non consegna quote della vittoria finale a nessuno, né segna fughe o rientri in corsa perchè il discorso è sempre stato più che aperto, e così sarà fino agli ultimi minuti della stagione. L’importante è mantenere la calma e la giusta obiettività, da affiancare alla cazzimma da mettere in campo nelle ultime sei finali.
Discorso che vale per la squadra, sulle cui doti caratteriali non si sono mai stati dubbi, ma soprattutto per i tifosi. La Juve Stabia ha bisogno del proprio pubblico, che durante la settimana non si faccia prendere da frenesia e da ragionamenti obiettivamente, allo stato, fuori luogo ma che si scateni in ogni singola gara che resta al Menti, trascinando la squadra a tirare fuori tutto.
Sperando che i paradossi siano finiti e che a far notizia sia solo la personalità.
Raffaele Izzo